AREZZO – “Un sindaco di un comune sotto i 15mila abitanti e per di più rappresentante delle aree interne e montane: è questo il profilo che domani proporrò per la presidenza della conferenza aziendale dei sindaci della sud-est.
A queste caratteristiche si aggiunge poi che il sindaco proposto è Filippo Vagnoli, che in questi anni ha dimostrato di essere un bravo sindaco e di seguire direttamente le questioni che attengono alla sanità. Dopo la presidenza di Giacomo Termine, che ringrazio per il lavoro svolto, credo che l’opportunità di individuare un presidente espressione del territorio aretino sia comprensibile, tenuto conto che il sindaco Termine era riferimento della zona grossetana e che, pur non essendoci rotazione, è del tutto evidente che dopo Grosseto non c’è motivo di ostacolare il percorso di un sindaco aretino. Anche al fine di evitare una estrema politicizzazione di questa funzione il Comune di Arezzo ha pensato di fare un passo di lato sostenendo la candidatura di un sindaco che rappresenta un territorio importante, ma anche delicato come quello di tutti i comuni meno vicini ai grandi centri cittadini. Quello che vogliamo sostenere con questa candidatura è che se è vero che tutti i comuni stanno vivendo delle criticità in materia sanitaria dovute in particolare all’impatto della pandemia, è altrettanto vero che queste criticità sono più marcate nei territori montani, periferici e che non ospitano presidi sanitari come gli ospedali di Arezzo, Grosseto o Siena. La voce quindi di un sindaco che tutti i giorni si trova ad affrontare problematiche maggiori credo che sia un contributo importante per costruire una sanità di prossimità, di territorio e attenta alle zone più deboli. È quindi una candidatura che ha ragioni politiche che credo possano essere apprezzate e condivise indipendentemente dalle singole appartenenze e mi aspetto che intorno al nome di Vagnoli, proprio per quello che rappresenta, si crei una maggioranza trasversale e civica così come lo spirito della candidatura vuole rappresentare. Credo che una presidenza di un comune come quello di Bibbiena possa essere garanzia per la stragrande maggioranza dei comuni della sud-est che non hanno presidi ospedalieri o addirittura cliniche universitarie a pochi chilometri da casa. Questa quindi è la proposta che farà domani la città di Arezzo volendo mettere al centro il valore e l’importanza dei sindaci dei comuni sotto i 15mila abitanti situati in zone molto belle, ma dal punto di vista dei servizi anche molto esposte”.