AREZZO – In arrivo oltre 300 mila euro destinati ai Centri regionali individuati dalla Regione Toscana. Ad Arezzo in arrivo due novità per la cura della fibromialgia. L’ospedale San Donato di Arezzo è uno dei 6 centri regionali specializzati per la cura della fibromialgia in Toscana
Ad individuarli una delibera di giunta, la n.1537 del 27/12/22, nella quale si prende atto del riparto di un contributo di 5 milioni di euro deciso lo scorso luglio dal Governo e di cui alla Toscana spetteranno 321.300 euro. La Regione Toscana adesso dovrà distribuire i soldi in arrivo nei centri regionali che sono stati individuati con la delibera. La fibromialgia è una malattia che in Europa colpisce circa il 2,5% della popolazione: ad esserne maggiormente interessate sono le donne in un rapporto di 9 a 1 rispetto agli uomini. Si manifesta con dolori muscolo-scheletrici su tutto il corpo a cui si associano difficoltà di concentrazione e problemi di memoria, affaticamento, rigidità, insonnia. Un dolore costante e sordo che interessa varie parti del corpo e che si acuisce se si esercita una forte pressione in alcuni punti specifici, detti punti sensibili o tender points. Perché si possa procedere ad una valutazione di fibromialgia è necessario che il dolore persista da almeno tre mesi e che non sia riconducibile ad altri fattori o patologie. Ma quali sono le cause? «Le cause della fibromialgia non sono note ma si pensa ad un insieme di fattori alla base della comparsa dei sintomi – spiega il dr Giovanni Antonio Porciello, Direttore UOSD Medicina Interna ad indirizzo reumatologico e Responsabile Rete Reumatologica Asl Sud Est Toscana Ospedale S. Donato Arezzo – La malattia può manifestarsi in modo graduale oppure esordire a seguito di un trauma fisico, stress psicologico o un’infezione». «A fine 2022 – prosegue – abbiamo elaborato un PDTA, un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la presa in carico delle persone con sindrome fibromialgica, introducendo accanto alla terapia farmacologica due novità nella cura di questa malattia». «La prima – continua – è l’attività fisica adattata (A.F.A) fibromialgia, svolta in piccoli gruppi di 10-12 persone, con protocolli di esercizio pensati su misura e tenuti da istruttori qualificati e formati. A questa attività può, inoltre, affiancarsi il trattamento psicologico cognitivo-comportamentale. Due percorsi che ad Arezzo abbiamo già attivato con i nostri pazienti e per accedere ai quali sono necessarie valutazioni da parte dei fisioterapisti e degli psicologi». «L’approccio cognitivo-comportamentale, che tenga conto dell’impatto di stress e di eventi traumatici, è importante nell’affrontare la fibromialgia – aggiunge il dr. Porciello – perché si è evidenziata una componente psicologica nello sviluppo di questa sindrome. Non tutti i pazienti hanno bisogno dell’aiuto di uno psicologo: solo chi non risponde ai farmaci viene indirizzato all’ambulatorio di Psicologia del San Donato». Ma chi potrà accedere al percorso integrato messo a punto dalla Reumatologia del San Donato? «Mentre la terapia cognitivo-comportamentale si effettua su pazienti che non rispondono alle terapie farmacologiche – conclude – tutti gli altri potranno accedere ai corsi AFA Fibromialgia dopo valutazione del fisioterapista». Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al Coordinamento Operativo A.F.A per Arezzo c/o il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Funzionale all’interno dell’Ospedale San Donato.