
FIRENZE – Consegnato ad Andriy Shevchenko il Premio La chiave d’Europa per il suo impegno per la pace in Ucraina all’incontro sui giovani e l’Europa L’iniziativa si è svolta nel giorno dell’anniversario del primo anno di guerra durante una mattinata dedicata agli studenti sul tema della cittadinanza europea
Questa mattina, venerdì 24 febbraio, in occasione dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, 150 studenti fiorentini e romani hanno partecipato all’incontro “Cittadinanza europea. Giovani tra protagonismo e identità”, promosso da Acri, Fondazione CR Firenze, European University Institute e La Nuova Europa, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.
All’incontro, che si è tenuto al Saloncino del Teatro La Pergola di Firenze, ha partecipato anche l’ex calciatore ucraino Andriy Shevchenko, Pallone d’oro e campione del Milan, che ha ricevuto il premio “La chiave d’Europa”.
Promosso dall’Associazione La Nuova Europa e dal Comune di Ventotene, il riconoscimento è stato assegnato in precedenza, tra gli altri, al compianto presidente del Parlamento europeo David Sassoli e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Shevchenko si è distinto per l’impegno profuso, sin dalle prime settimane dall’invasione russa dell’Ucraina, per sensibilizzare il pubblico europeo e permettere ai giovani ucraini di poter continuare a svolgere attività sportive. Un esempio cristallino dei valori di pace, solidarietà e partecipazione che sono alla base dell’Unione europea.
Gli studenti coinvolti nella giornata – in rappresentanza di 12 scuole di Roma e Firenze – hanno partecipato ad alcune iniziative di formazione sul tema della cittadinanza europea, tra cui la “Scuola d’Europa” dell’associazione La Nuova Europa, un progetto internazionale – sostenuto dalle Fondazioni di origine bancaria, tramite il Fondo iniziative comuni di Acri – che si propone di accompagnare la formazione di giovani cittadini europei, attraverso percorsi di educazione civica in chiave storica, economica e culturale. Un metodo partecipativo che impegna i ragazzi nell’elaborazione della loro idea di Europa, rendendoli protagonisti attivi e consapevoli. All’incontro di Firenze, hanno esposto dubbi e domande, approfittando della presenza di esperti e autorevoli studiosi.
Presenti per un saluto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Dario Nardella, Sindaco di Firenze, ancora Luigi Salvadori, presidente Fondazione CR Firenze, Francesco Profumo, presidente Acri, Renaud Dehousse, presidente European University Institute, Piero Graglia, ordinario di Storia delle Relazioni internazionali, Università Statale di Milano; Elena Grech, vicecapo Ufficio della Commissione Europea in Italia; Roberto Sommella, presidente La Nuova Europa; Luana Moresco, presidente Fondazione Megalizzi; Paula Gori, European University Institute e segretario generale European Digital Media Observatory. A moderare il vicedirettore Ansa, Stefano Polli. Durante l’iniziativa è stato trasmesso anche un videomessaggio di Giovanni Malagò, presidente Coni.
La motivazione del premio “La chiave d’Europa” ad Andriy Shevchenko
“Per aver contribuito a ridare un sogno, una speranza, a tanti giovani ucraini che desiderano tornare presto alla normalità, che significa anche giocare liberamente a pallone in un campo sicuro. Il campione di calcio ha viaggiato nella sua Ucraina devastata dalla guerra e ha incontrato i bambini che sognano di poter presto correre di nuovo infondendogli coraggio e speranza. Shevchenko con la sua azione ha raccontato la drammatica situazione del suo Paese natale, dopo l’invasione da parte delle Russia, mostrando con un gesto semplice cosa può fare lo sport in momenti difficili. L’associazione La Nuova Europa, che a Ventotene ha fondato una Scuola d’Europa per la diffusione dei valori solidali europei, e che insieme al Comune di Ventotene promuove il Premio La Chiave d’Europa, ritiene che l’opera di Shevchenko sia stata d’esempio per tutti gli uomini e le donne che credono ancora in una pace immediata. E augura a lui e a tutti gli ucraini in fuga dalla guerra di poter tornare presto nel loro Paese”.
“Abbiamo voluto promuovere questo evento – ha affermato il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – per sottolineare un anniversario che ha segnato un drammatico spartiacque nella storia dell’Europa. Per questo crediamo sia opportuna e necessaria ogni iniziativa che ha lo scopo di favorire la pace. Soprattutto, come in questo caso, se è rivolta alle nuove generazioni che dobbiamo aiutare a formarsi sul tema della cittadinanza europea. È un percorso fondamentale ma certamente non facile e lo abbiamo avviato da tempo, con grande determinazione, assieme agli altri partner che hanno condiviso con noi questa giornata. Dobbiamo aiutare questi giovani, che rappresentano la ‘meglio gioventù” del Paese, a conoscere e condividere i grandi valori universali propri dell’anima europea, attraverso percorsi educativi che li renda protagonisti attivi e consapevoli’’.
“L’Europa è e vuole essere la casa della pace e della solidarietà – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente di Acri -. In questi 12 mesi dall’invasione dell’Ucraina l’Ue sta confermando al mondo di essere una comunità di Stati e di cittadini che condividono i valori di accoglienza, diritti umani, democrazia, partecipazione, pluralismo. In Europa non c’è spazio per la sopraffazione e per la guerra. E i ragazzi e le ragazze oggi hanno tante opportunità per conoscere la ricchezza straordinaria di visione e di mediazione che ha portato 27 Stati – che per secoli si sono combattuti – a cooperare fianco a fianco per costruire una casa comune dove convivere e prosperare. Ma non devono smettere di immaginare l’Europa di domani. Perché l’Unione è un organismo vivo in costante evoluzione. E anche le nuove generazioni hanno l’opportunità di contribuire in prima persona a questo sviluppo, per dare vita all’Unione europea in cui sentirsi a casa e di cui andare orgogliosi nel mondo”.
“Siamo fieri di aver collaborato con i nostri partners Fondazione CR e Acri nell’organizzazione di questa entusiasmante iniziativa, che rientra appieno nella missione dell’Istituto Universitario Europeo – ha detto Renaud Dehousse, presidente European University Institute -. Tramite le nostre attività nelle scuole, e gli Archivi Storici dell’UE che ospitiamo, la divulgazione della conoscenza sull’Europa fa parte del nostro DNA. In questa triste ricorrenza, ci tengo inoltre a ricordare lo sforzo fatto fin dall’anno scorso per accogliere ricercatori Ucraini fuggiti dalla guerra. Per tutti questi motivi, non potevamo non essere qui oggi a dialogare con le future generazioni di cittadini Europeo”.
“Il Premio Chiave d’Europa a Andriy Shevchenko – continua Roberto Sommella, Presidente de La Nuova Europa – rappresenta come ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina ci siano uomini e donne disposte ancora a battersi per la pace. Come milioni di giovani sono pronti a diventare veri cittadini europei. La Nuova Europa, la Scuola d’Europa e tutti i suoi sostenitori, a cominciare dagli amici dell’Acri, della Commissione Europea, del Comune di Ventotene, del Coni, dell’Istituto Universitario Europeo, delle tante istituzioni, scuole e associazioni con cui lavora, sarà sempre al fianco di chi si metterà in gioco per l’Europa Unita”.
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