Torneo di bocce formata da ragazzi portatori di disabilità  e da un pensionato della Società bocciofila

Grande successo a Citta’ di Castello – Nel ricordo di Gianfranco “Franchino” Bartolini, presso il bocciodromo tifernate l’originale sfida una delle prime a livello nazionale Le “bocce” della solidarietà: sui pallai del bocciodromo inedite coppie di diversamente abili e pensionati con un glorioso passato agonistico alle spalle si sono sfidati all’ultimo punto nel ricordo di un appassionato atleta scomparso due anni fa.

L’originale torneo di bocce, uno dei primi a livello nazionale con questa formula, ha preso il via qualche anno fa proprio grazie alla passione per questo sport di Gianfranco Bartolini, per tutti Franco, per quasi tutti Franchino, che ci ha lasciati nella serata di venerdì 13 novembre 2020, a soli 59 anni. Una persona vera, simbolo del rione San Giacomo, capace di affrontare la sua condizione di disabilità sempre con il sorriso, con una grande gioia di vivere, pronto a coltivare le sue tante passioni fra cui lo sport ed il gioco delle bocce che praticava con orgoglio con la casacca della società sportiva, “Beata Margherita”, polisportiva affiliata alla Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) che ha raggiunto negli anni grandi risultati non solo a livello agonistico ma sociale. “Sboccia in amicizia”, il sesto trofeo che è andato in scena nell’impianto del bocciodromo comunale di Citta’ di Castello (oggi sei pallai, dieci quando è stato realizzato, fra i primi in Italia) organizzato dalla Bocciofila di Citta’ di Castello, pluridecorata società fondata nel 1976 che annovera campioni italiani, dall’Asd “Beata Margherita” in collaborazione con la Cooperativa “La Rondine” ed il patrocinio del comune, ha raggiunto un grande obiettivo di partecipazione e coinvolgimento di pubblico destinato a fare scuola a livello nazionale come modello di integrazione attraverso lo sport con la formula a coppie formate da un ragazzo diversamente abile e da un pensionato della Società bocciofila. “Questa modalità di gioco – hanno dichiarato Gabriella Piaggesi e Daniela Bambini, rispettivamente presidente e direttore tecnico del “Beata Margherita” – si è dimostrata vincente: gli sportivi pensionati sono protettivi verso i ragazzi portatori di disabilità che a loro volta si sentono appoggiati ed apprezzati”. Lo svolgimento del torneo prevede due gironi con 8 coppie con partite a 8 punti. “L’entusiasmo, la passione e la voglia di misurarsi con il risultato dimostrato dai ragazzi anche nel corso degli allenamenti settimanali presso il nostro impianto è straordinaria. Giocare assieme a loro ci rende orgogliosi e contribuisce a rendere sempre più concreta l’integrazione sociale grazie anche al confronto fra diverse generazioni attraverso lo sport delle bocce che è parte integrante della nostra storia, delle nostre tradizioni”, ha precisato il Presidente della Bocciofila di Citta’ di Castello Paolo Bettacchioli che aggiunge: “la loro presenza al bocciodromo ci rende tutti felici, il loro sorriso ed entusiasmo è contagioso, ci fanno vivere momenti unici”. Alla fine la vittoria è andata a Domenico Cardellini  e Ketty Riccardini nel primo girone e Mario Picchi e Alessandro Massi nel secondo girone, ma il risultato conta solo per la statistica, la vittoria è di tutti. “Ancora una volta, grazie a questa riuscita manifestazione, la nostra città ci regala pagine di vita quotidiana straordinarie. L’integrazione sociale, i rapporti fra generazioni diverse, la condivisione di passioni comuni, hanno trovato in questa innovativa formula sportiva sui pallai del bocciodromo il miglior modo per tradurre in pratica le mille potezialità dello sport. Grazie agli organizzatori di questa manifestazione e al sorriso e felicità dei ragazzi che ancora una volta hanno dimostrato che nella vita nessun obiettivo è precluso”, hanno precisato al termine del torneo prima delle premiazioni di rito, gli assessori allo Sport, Riccardo Carletti e alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti. Anche il presidente regionale della Fib (Federazione Italiana Bocce), Umbro Brutti, promuove a pieni voti la “formula” vincente del torneo di Citta’ di Castello che in altre realtà della regione trova ulteriori conferme: “la federazione da anni è impegnata assieme al comitato paralimpico a favorire e promuovere l’integrazione sociale attraverso lo sport”. CDCNOTIZIE/2023/02/26/COMINLINEA/91/GGAL

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