PIEVE SANTO STEFANO – Sono tante le azioni di cura della memoria che ogni giorno svolgiamo all’interno dell’Archivio dei diari e del Piccolo museo del diario. Alcune sono come piccoli rituali, altre più straordinarie. Sono tutte azioni indispensabili per custodire il prezioso patrimonio che ci viene affidato ormai da 40 anni. Abbiamo tradotto queste gestualità in 5 azioni che nella loro complessità le racchiudono tutte.
Accogliere e custodire tutte le memorie che ci vengono consegnate, specialmente quelle che devono rimanere segrete e che dobbiamo sigillare per un po’ di tempo o per moltissimi anni. Un atto di fiducia estremo che va oltre noi e parla di memoria a chi verrà dopo. Conservare e proteggere queste memorie attraverso gestualità di cura, con passione e dedizione, racchiuse in cartelle e faldoni adeguati per essere conservati. Contenitori speciali realizzati con materiali non aggressivi perché le carte racchiuse al loro interno possano durare per sempre. Archiviare e catalogare oltre 10.000 scritti dal lontano 1984, tutti raccolti in armadi e scaffali, il testo originale in un luogo, quello destinato a lettori e ricercatori in un altro. Tutti vengono catalogati per centrare argomenti, luoghi di narrazione, eventi che lo rendano facilmente ricercabile e per poter avere la propria collocazione, in ordine alfabetico, sui ripiani dove la memoria si accumula. È da questo ordine e attenzione che può così partire la condivisione dell’intero patrimonio documentario conservato.
Digitalizzare e salvare diari e manoscritti, alcuni diventano file, altri cassetti del Piccolo museo del diario. In questi anni abbiamo cercato di dare una seconda vita ai nostri diari, esplorando le tante possibilità che il formato digitale permette, compresa quella di poter mostrare i manoscritti senza maneggiare gli autografi a volte molto fragili. Infine, monitorare e riparare, due azioni dietro le quinte del nostro Piccolo museo del diario, un luogo amato da molti e pieno di tecnologia che richiede manutenzione e attenzioni costanti. Azioni quotidiane e discrete, indispensabili per permettere ai nostri visitatori di conoscere le storie custodiste qui, a Pieve Santo Stefano attraverso una fruizione inaspettata, diffusa e innovativa. Un retroscena inedito ma indispensabile da raccontare.
5 azioni di cura, ma una, la più importante, è affidata a te. Perché prendersi cura della memoria significa anche firmare. Puoi farlo con il tuo 5×1000: firma nel riquadro tutela beni culturali e indica il codice fiscale dell’Archivio dei diari 01375620513.