Carne coltivata. Coldiretti contro la scienza per difendersi di complotti

Coldiretti contro Facebook, che avrebbe censurato la loro campagna contro il cibo sintetico. L’associazione di agricoltori fa sapere che è stato rimosso il post con le ragioni della raccolta di firme (1), ragioni che sono un coacervo di falsità e/o ignoranza, dove ne valga uno per tutti; l’uso della parola bioreattore con accanto il simbolo della radioattività…. (2).

Siamo contrari che Facebook lo abbia rimosso, ché siamo contro ogni censura, basta che, come nel nostro caso, sia chiaro chi scrive cosa e sia garantito il diritto di replica e contestazione.
La Coldiretti lamenta soprattutto il complotto che sarebbe ordito dalle multinazionali del cibo e delle telecomunicazioni contro le sue virtù di difensore unico di bontà e salute, a prescindere… infatti si oppongono anche alle etichette europee (3) che qualificano i prodotti per la salubrità, sostenendo che un “made in Italy” è di per sé sano. Brutta bestia l’ideologia, sponsorizzata anche dal governo che ha vietato produzione e commercializzazione delle carni coltivate (4). Brutta bestia anche perché dietro l’alibi salutista e di propria unicità del bene, c’è solo la protezione corporativa degli interessi dei produttori che mantengono in vita Coldiretti e tutti i politici che vi fanno riferimento.

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

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