Milano – 150 socie e soci tra i 16 e i 40 anni parteciperanno,dal 22 al 25 aprile, alla seconda edizione del Camp GiovanE Cai,tra incontri, discussioni e attività in ambiente Quattro giorni per discutere sulle modalità attraverso le quali incrementare il coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi nelle attività e nella politica del Club alpino italiano, riflettere sui nuovi interessi e aspirazioni della società nel suo legame con la montagna e favorire la rete sul territorio delle realtà giovanili presenti nelle Sezioni del Cai.Questi gli obiettivi del 2° Camp GiovanE Cai, in programma dal 22 al 25 aprile a Corvara (BZ), presso il Villaggio Alpino Tempesti.
Parteciperanno 150 socie e soci Cai dai 16 ai 40 anni provenienti da tutta Italia, attivi negli otto tavoli tematici nazionali del Gruppo di lavoro Giovani del Club alpino italiano, nati dopo la prima edizione assoluta del Camp dello scorso autunno sulle Apuane, oppure all’interno delle Sezioni di appartenenza come dirigenti, titolati, qualificati o componenti dei Gruppi giovani sezionali. Gli otto tavoli si incentrano su ambiente, attività, cultura, socializzazione, scuola, vita di sezione, comunicazione e informatizzazione. «Insieme a ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia parleremo del nostro ruolo e impegno per la natura montana e della partecipazione dei giovani allinterno del Cai e delle sue Sezioni territoriali attraverso le iniziative culturali e le attività sociali in ambiente. Ci confronteremo poi con diversi ospiti di alto spessore per comprendere meglio alcuni importanti temi e faremo uscite sulle Dolomiti, condizioni nivometereologiche permettendo», affermano Brigitta Faverio e Stefano Morcelli, coordinatori del Gruppo di lavoro Giovani del Club alpino italiano, istituito per la prima volta all’inizio di quest’anno. «Su nostro invito quasi la metà dei partecipanti raggiungerà Corvara con i mezzi pubblici e l’altra metà condividendo il viaggio in auto, per promuovere una mobilità sempre più sostenibile e responsabile anche tra le montagne». Il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani sottolinea come «il nostro impegno per coinvolgere le nuove generazioni nella governance dell’associazione ha l’obiettivo di cercare, ancora prima che di formare, la classe dirigente del Club alpino italiano dei prossimi decenni. Sto registrando un notevole interesse e una forte motivazione, da parte delle nostre iscritte e dei nostri iscritti più giovani, a voler partecipare e a confrontarsi, dando il proprio punto di vista e le proprie opinioni sulle grandi questioni che interesseranno il Cai e il mondo della montagna negli anni a venire». Le giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile saranno dedicate ai lavori degli otto tavoli tematici, ai quali si aggiungeranno tre incontri, rispettivamente con Ugo Scortegagna (Operatore naturalistico-culturale del Cai Veneto), che parlerà delle Dolomiti tra passato e presente; Monica Morazzoni dell’Università IULM di Milano, che rifletterà su un grande evento previsto in un contesto ambientale fragile come le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026; Davide Berton (referente nazionale del Gruppo Grandi Carnivori del Cai) che approfondirà la sfida sociale rappresentata dal ritorno dei grandi predatori in Italia, come purtroppo emerso con dirompenza nei recenti fatti di cronaca.
Parteciperanno 150 socie e soci Cai dai 16 ai 40 anni provenienti da tutta Italia, attivi negli otto tavoli tematici nazionali del Gruppo di lavoro Giovani del Club alpino italiano, nati dopo la prima edizione assoluta del Camp dello scorso autunno sulle Apuane, oppure all’interno delle Sezioni di appartenenza come dirigenti, titolati, qualificati o componenti dei Gruppi giovani sezionali. Gli otto tavoli si incentrano su ambiente, attività, cultura, socializzazione, scuola, vita di sezione, comunicazione e informatizzazione. «Insieme a ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia parleremo del nostro ruolo e impegno per la natura montana e della partecipazione dei giovani all’interno del Cai e delle sue Sezioni territoriali attraverso le iniziative culturali e le attività sociali in ambiente. Ci confronteremo poi con diversi ospiti di alto spessore per comprendere meglio alcuni importanti temi e faremo uscite sulle Dolomiti, condizioni nivometereologiche permettendo», affermano Brigitta Faverio e Stefano Morcelli, coordinatori del Gruppo di lavoro Giovani del Club alpino italiano, istituito per la prima volta all’inizio di quest’anno. «Su nostro invito quasi la metà dei partecipanti raggiungerà Corvara con i mezzi pubblici e l’altra metà condividendo il viaggio in auto, per promuovere una mobilità sempre più sostenibile e responsabile anche tra le montagne». Il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani sottolinea come «il nostro impegno per coinvolgere le nuove generazioni nella governance dell’associazione ha l’obiettivo di cercare, ancora prima che di formare, la classe dirigente del Club alpino italiano dei prossimi decenni. Sto registrando un notevole interesse e una forte motivazione, da parte delle nostre iscritte e dei nostri iscritti più giovani, a voler partecipare e a confrontarsi, dando il proprio punto di vista e le proprie opinioni sulle grandi questioni che interesseranno il Cai e il mondo della montagna negli anni a venire». Le giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile saranno dedicate ai lavori degli otto tavoli tematici, ai quali si aggiungeranno tre incontri, rispettivamente con Ugo Scortegagna (Operatore naturalistico-culturale del Cai Veneto), che parlerà delle Dolomiti tra passato e presente; Monica Morazzoni dell’Università IULM di Milano, che rifletterà su un grande evento previsto in un contesto ambientale fragile come le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026; Davide Berton (referente nazionale del Gruppo Grandi Carnivori del Cai) che approfondirà la sfida sociale rappresentata dal ritorno dei grandi predatori in Italia, come purtroppo emerso con dirompenza nei recenti fatti di cronaca.