“Edilizia residenziale pubblica: quale futuro?”

Un convegno organizzato da Arezzo Casa,per dare uno sguardo al futuro dell’edilizia residenziale pubblica Venerdì 27 Maggio presso il Palazzo della Provincia di Arezzo in una Sala dei Grandi al completo Arezzo Casa ha promosso il Convegno “Edilizia residenziale pubblica: quale futuro?”.

La significativa partecipazione di pubblico si è unita alla speciale soddisfazione dei relatori, che hanno elogiato in modo particolare i contenuti espressi nel corso del pomeriggio di lavori e la sintonia fra le diverse voci che hanno animato il convegno, moderato da Barbara Perissi. Hanno preso parte all’iniziativa i protagonisti nazionali del mondo dell’Edilizia Residenziale Pubblica: da Federcasa che raccoglie tutte le Aziende che gestiscono l’edilizia residenziale pubblica in Italia ai sindaci, agli assessori alla casa, ai funzionari degli uffici dei vari Comuni della provincia, soci di Arezzo Casa.Nel corso del pomeriggio l’argomento dell’edilizia sociale è stato analizzato da vari punti di vista. Ha aperto i lavori l’appassionata prolusione della Presidente della Provincia Silvia Chiassai, che ha evidenziato il valore dell’impegno dei Comuni per l’edilizia popolare nel nostro territorio provinciale, ricordando anche l’imminente consegna di 24 alloggi popolari a Levanella, sempre in stretta collaborazione con Arezzo Casa. Il Presidente Nazionale di Federcasa, Riccardo Novacco, ha precisato che ”questo convegno rappresenta una opportunità molto preziosa per fare il punto sulla condizione abitativa e sulle possibilità effettive che ha la pubblica amministrazione di rispondere efficacemente alle esigenze e alle sfide sociali sempre maggiori in questo ambito specifico. Opportunità di confronto e di apertura verso l’esterno come questa sono molto utili anche per poter ripensare un modello gestionale adeguato alle nuove condizioni sociali insieme a chi si occupa di questi temi ogni giorno e a chi utilizza i servizi offerti dalle Aziende dell’E.R.P. Il lavoro di Federcasa è indirizzato ad operare insieme, attuando una sinergia efficace fra tutti gli attori in modo da individuare percorsi virtuosi funzionali alle necessità attuali e fornire le migliori risposte possibili. Un sincero complimento per questa iniziativa veramente lodevole e un sentito grazie al Presidente Roggi per averla voluta ed essere riuscito a realizzarla”. Nicola Perini, presidente Confservizi Cispel Toscana ha rilevato che ”il patrimonio ERP in Toscana è rimasto stabile negli ultimi anni, a fronte di una accresciuta domanda di alloggi a prezzi calmierati e a causa della prolungata crisi economica, poi aggravata dagli effetti della pandemia. Da anni, il sistema delle aziende ERP insiste su questo punto: non basta ammodernare gli alloggi esistenti, la maggior parte costruiti molti decenni fa, che richiedono quindi costi di manutenzione molto elevati. Occorre realizzarne di nuovi: la domanda inevasa di richieste di alloggi ERP nei bandi comunali oscilla fra 20 e 25.000 l’anno. Oggi, il sistema delle aziende ERP della Toscana è impegnato in una sfida di grande importanza. Dopo anni di mancanza di flussi finanziari pubblici per l’edilizia sociale, in questo ultimo periodo si sono moltiplicate le occasioni e le opportunità di finanziamento. Non possiamo perdere questa occasione o usare solo in parte le risorse disponibili. Non dipende solo da noi, dipende anche dai Comuni proprietari degli immobili e dalla Regione. Una sfida che possiamo vincere insieme facendo ognuno la propria parte.” Come rilevato dal Presidente di Arezzo Casa, LorenzoRoggi,‘’con questo convegno Arezzo e la sua provincia vengono posti al centro del dibattito nazionale sull’edilizia residenziale pubblica. Si parla troppo poco dei temi legati all’E.R.P. e questo è un errore in quanto l’edilizia sociale ha un ruolo determinante per moltissime persone e rappresenta un risposta di valore considerevole all’esigenza primaria della casa, consentendo a tante famiglie di poter sviluppare il proprio progetto di vita. Al contempo, seppur consci dei limiti del modello gestionale attuale e della scarsità di risorse che consentono di far fronte solamente a una parte delle necessità, Arezzo Casa si trova ad affrontare sfide molto importanti da come il PNRR, il Superbonus 110% e il PINQUA*.La Professoressa Eleonora Perobelli della SDA Bocconi di Milano ha affrontato il tema della crisi dei modelli di gestione dell’ERP evidenziando che ”da uno studio SDA Bocconi realizzato in collaborazione con Federcasa emerge come il modello italiano di edilizia residenziale pubblica non è sostenibile economicamente e allo stesso tempo rischia di essere poco equo. Il problema non sono le inefficienze, ma sistemi di gestione di mercato che si confondono con interventi di welfare.

La Senatrice Tiziana Nisini, grazie alla esperienza al Comune di Arezzo come Assessore nello specifico ambito, ha illustrato con particolare coinvolgimento quelle che sono state le risposte delle istituzioni locali a tutela delle fasce fragili della popolazione, evidenziando come in ogni valutazione e decisone debba sempre prevalere l’aspetto umano. L’Onorevole Donatella Legnaioli ha dato uno sguardo sul futuro, esaminando l’efficacia dell’attuale modello ERP e proponendo spunti sul come orientare le politiche abitative, rilevando che il sistema attuale non è in grado di rispondere alle esigenze di questa delicata fase sociale, pertanto da un punto di vista economico finanziario è necessario un cambio di passo. Il Presidente di ALER Bergamo-Lecco-Sondrio, Fabio Danesi, ha condiviso la drammatica esperienza vissuta durante il periodo della pandemia, testimoniando la presenza e la tenuta delle istituzioni nella provincia di Bergamo. Danesi ha ricordato che ‘’Bergamo ha rappresentato in Italia una realtà singolare che ha visto gli enti pubblici fare fronte comune di fronte a una situazione completamente nuova e inattesa. Le realtà pubbliche hanno saputo reagire insieme catalizzando le forze del territorio per dare risposte adeguate agli assegnatari di alloggi popolari e ai cittadini in genere, trasformando il concetto di ‘io’ in ‘noi’. Sono profondamente convinto che ci sia necessità di un nuovo modello di welfare: il welfare del futuro non può essere la somma delle performances delle singole società pubbliche, ma deve essere la sintesi di tutte le capacità che si uniscono per dare risposte concrete e voce a chi non ne ha.’’ L’Arch. Maurizio De Zordo, Responsabile programmi di intervento in materia di edilizia abitativa sociale per la Regione Toscana, illustrando il ruolo della Regione nelle politiche abitative, ha sottolineato che ‘’c’è bisogno di aumentare il numero degli alloggi da poter offrire in locazione a canone sociale o comunque calmierato, così come occorrono risorse per mantenere gli alloggi esistenti: 50.000 alloggi ERP in 6000 edifici, oltre il 50% dei quali costruiti prima del 1970. La Regione Toscana è impegnata su più fronti, da una parte per supportare i processi avviati con i vari programmi ministeriali di recente attivazione, recentemente con ingenti risorse del PNRR, dall’altro per reperire risorse destinate alla manutenzione, ma anche per consentire il reperimento di nuovi alloggi e l’attivazione di programmi sperimentali quali autocostruzione, cohousing, efficientamento energetico. Ma certo c’è bisogno di una forte collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti: dai Comuni, sempre in prima linea nei confronti dei cittadini, ai soggetti gestori, chiamati a un impegno consistente per portare a termine le diverse iniziative, allo Stato, che sta  mobilitando  risorse importanti ma a cui chiediamo un impegno costante e duraturo in modo da consentire una seria programmazione con certezze di finanziamento e infine alla comunità degli abitanti, fattore determinante del processo complessivo.  Una sinergia che permetta di costituirsi in un “sistema toscano” capace di dare risposte il più possibile efficaci a un bisogno primario, anche in termini di qualità, di costruzione di spazi che siano spazi di vita e non solo di sussistenza, in cui sviluppare ambiti di socialità e tessuti di relazioni.’’ Prima delle conclusioni curate dalla Presidente del LODE aretino, Monica Manneschi, il Sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha lanciato uno sguardo oltre il mondo ERP, con la presentazione insieme all’Arch. Daniela Frullano di Arezzo Casa del progetto di social housing che verrà realizzato dal Comune di Caviglia e da Arezzo Casa nel borgo di Castelnuovo in Avane. L’Arch. Frullano ha ricordato che ‘’il borgo, completamente disabitato dagli anni 70, è diventato di proprietà comunale quando nel 2003 ENEL ha ceduto all’Amministrazione comunale tutto l’edificato di proprietà.  Il Social Housing si inserisce nel progetto, finanziato con i fondi del PNRR, per il recupero dell’intero borgo. A seguito di importanti interventi di ristrutturazione edilizia, saranno realizzati 10 appartamenti e spazi ad uso e per servizi collettivi. Gli alloggi verranno affittati ad un canone calmierato ai cittadini che non riescono a soddisfare il loro bisogno abitativo sul libero mercato e allo stesso tempo non hanno i requisiti economici per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica. Il profilo della comunità dell’iniziativa è identificato nei giovani, single, coppie o famiglie monoparentali la cui progettualità di vita viene messa a rischio dalla difficoltà di realizzare un’autonomia abitativa. Il Social Housing è un’opportunità unica per definire un “nuovo habitat” volto a garantire relazioni umane e sociali che porta gli utenti di un servizio a diventare abitanti di una comunità.’’

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