26 anni fa Mathias Rust atterrava nella Piazza Rossa

Il 28 maggio 1987, ovvero 26 anni fa, Mathias Rust decollò con un Cessna 172 da Uetersen, vicino ad Amburgo (Germania), per poi atterrare nella Piazza Rossa di Mosca. Già di per se questo gesto è incredibile, ma per renderlo ancora più “speciale” bisogna considerare che Rust aveva 19 anni, era un pilota inesperto, e non da meno era in corso la Guerra Fredda. Rust voleva compiere un “gesto di pace”.

Decollò il 13 Maggio da Uetersen, si diresse verso le isole Faroer, poi in Islanda (Reykjavík), e successivamente in Norvegia (Bergen). Il 28 maggio fece rifornimento a Helsinki, Finlandia, e comunicò che sarebbe atterrato in Svezia…. invece spense la radio ed il trasponder e si diresse verso l’Unione Sovietica. I finlandesi persero le sue tracce, ed organizzarono missioni di ricerca per individuarlo. Rust, nel pomeriggio del 28 Maggio 1987, dopo aver sorvolato l’Estonia, entrò in URSS. Fu subito individuato dai radar sovietici, i quali erano pronti ad abbatterlo con missili terra aria e con un paio di MIG che si erano alzati in volo per intercettarlo, ma nonostante tutto persero le sue tracce, e riuscì ad atterrare nella Piazza Rossa di Mosca… Il Cessna arrivò sopra Mosca alle 19.00. Rust volava a vista, e per dirigersi verso il Cremlino si orientò cercando l’Hotel Rossiya, un enorme edificio bianco nei pressi della Piazza Rossa. Arrivato sul Cremlino si rese conto di non avere spazio sufficiente per atterrare, per cui riprovò l’operazione sulla Piazza Rossa. La folla però inseguiva l’aereo, incuriosita, rendendo l’atterraggio molto pericoloso: Rust provò per tre volte consecutive, poi vide il Bol’shoj Kamennyj Most, un enorme ponte stradale a sei corsie. Diresse l’aereo verso il ponte ed atterrò, rullò nei pressi della Cattedrale di San Basilio ed arrivò sulla piazza del Cremlino. Rust fu accolto con stupore, ma non con ostilità, dai passanti ed inizialmente scambiato per un cittadino della DDR per via della bandiera tedesca sull’impennaggio di coda dell’aereo. Gli venne offerto pane e sale, un gesto di benvenuto russo.

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