La prevenzione in Valtiberina, figlia di un Dio minore?

  SANSEPOLCRO – Ad oltre un anno dalla ricostituzione del Distretto Socio sanitario della Zona Valtiberina i servizi territoriali che da esso dipendono sono stati riorganizzati in piena autonomia ed efficienza. “Occorre ora completare il quadro organizzativo previsto dalle disposizioni normative vigenti”. lo sostiene l’Assessore alla Sanità del Comune di Sansepolcro, Mario Menichella, riferendosi al settore della Prevenzione.

E precisa: “Il Dipartimento della Prevenzione individua e previene i rischi presenti in ambienti di vita e di lavoro, garantisce la sorveglianza epidemiologica, la sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria e promuove la salute e la prevenzione delle malattie. Tra le tante attività, effettuate nei nostri territori, ricordo l’impegno durante l’epidemia da Covid e quello in tutte le campagne di vaccinazione a favore dei soggetti fragili. La Legge regionale sul sistema sanitario prevede che il Dipartimento della Prevenzione  abbia una propria articolazione organizzativa in ogni zona socio sanitaria”. Si chiede l’assessore: ”Perché la Val di Chiana ed il Valdarno sono autonomi, mentre la Valtiberina, insieme al Casentino, dipende ancora dalla direzione di Arezzo e presenta un organico largamente insufficiente? Siamo forse figli di un Dio minore?”

L’Amministrazione comunale si sta interessando della questione. Continua l’assessore: “Ai vertici della Direzione dell’Azienda USL chiediamo che la Valtiberina possa disporre di tutte le attività a garanzia della salute pubblica e, pertanto, anche di un Dipartimento della Prevenzione, organizzato e presente nel territorio con le sue Unità Funzionali (Igiene pubblica e della nutrizione; Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro) e con personale dirigente e tecnico adeguato nei numeri e nelle professionalità necessarie.”. L’Amministrazione conta sul sostegno e la collaborazione del  dottor Giampiero Luatti, direttore del Distretto, in quanto le attività di Promozione della salute e della prevenzione, la Sanità territoriale e l’Assistenza ospedaliera sono tre momenti della sanità che, in modo integrato, danno le necessarie risposte di salute alla comunità e ai territori di riferimento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.