Il 20 luglio 356 a.C. nasceva a Pella, in Macendonia, Alessandro Magno, figlio di Filippo II. Quest’ultimo riunificò i greci sotto la sua guida ma venne assassinato poco prima dell’inizio della sua campagna contro i persiani, che guidò il giovane Alessandro, appena ventenne. Grazie al suo genio tattico, alla voglia di rivalsa e all’uso della falange macedone riuscì a sconfiggere i persiani guidati da Daio III una volta dopo l’altra, sottraendo loro l’Asia Minore, Siria, Palestina e Egitto (grossomodo le successive province romane orientali). Con due vittorie decisive a Isso nel 333 e Gaugamela nel 331, nei pressi di #Babilonia, ottenne il successo definitivo, mentre l’ultimo sovrano Achemenide fuggiva e poco dopo veniva ucciso.
Entrato a Babilonia divenne il primo sovrano di un nuovo grande regno ellenistico, che si sarebbe frammentato fra i suoi diadochi (successori). Alessandro giunse fino all’Indio, ma nei pressi del fiume Ifasi (oggi Beas) i suoi soldati si ammutinarono, costringendolo a ritornare indietro. Anche la sanguinossima battaglia di Idaspe del 326 contro il re del Punjab Poro, in cui morì il fidato cavallo del macedone, Bucefalo, lo spinse a non perseguire.