Niente paura, non vi hanno clonato il telefono. Almeno venti segnalazioni in un mese di cittadini che hanno scoperto che da un numero identico al loro partono chiamate dei call center. Ecco cosa fare o squillo del telefono, un numero conosciuto che compare sullo schermo, la risposta e poi l’amara sorpresa: dietro a quel numero, solitamente già registrato in rubrica con il nome di un amico, un parente o un collega di lavoro, c’è un call center.
La paradossale situazione si sta verificando sempre più spesso, tanto che nell’ultimo mese una ventina di persone – il cui numero era stato utilizzato per fini commerciali – si sono rivolte alle forze dell’ordine e agli agenti della Polizia Postale temendo che il proprio telefono fosse stato clonato. Addirittura qualche aretino, incredulo, ha raccontato di essere stato chiamato “dal proprio recapito”. Ma cosa sta succedendo? Sulla vicenda si sono concentrati gli inquirenti che hanno scoperto come in realtà nessun telefono sia stato clonato e come, di fatto, al momento non sia stato commesso alcun reato. Le aziende che si occupano di telemarketing sempre più spesso ricorrono a numeri di telefono temporanei, i cosiddetti numeri VoIp (Voice over Internet Protocol) che possono anche essere identici a numeri già attivi sulla rete tradizionale. Probabilmente questa scelta viene compiuta sia perché economicamente può essere conveniente a chi gestisce un call center, sia perché è difficile che le persone blocchino numeri di telefono conosciuti, come invece accade sempre più spesso ogni volta che si ricevono chiamate di tipo commerciale. Il fenomeno sarebbe in grande crescita, tanto che il ritmo delle segnalazioni alle forze dell’ordine è di 4 o 5 alla settimana. Chi riceve le chiamate però non rischia nulla se non di rispondere a una telefonata in realtà indesiderata.