Forse, in regime di “politically correct”, si dovrebbe far finta di nulla, ma la querela che un signore ha fatto contro un’agenzia funebre che fa pubblicità dissacrante e ironica, potrebbe essere un campanello d’allarme su come siamo tristi e inopportuni. Anche perché ha trovato il sostegno di un’associazione di consumatori, il Codacons, che, probabilmente, ha aggiunto satira alla satira.
L’agenzia funebre è la Taffo, che offre i propri servizi con ironia del tipo, in questo periodo, “Sotto il sole non si respira? Funerale a 1250 euro e bara in omaggio”.
Un piccolo giro in Rete farà sorridere molti in modo dissacrante. Ma non la pensa così il querelante e l’associazione che lo sostiene che scrive: ““travalicano il limite dell’ironia e ricorrendo a una forma di pubblicità che viola ogni principio della morale, non rispettando il dolore né di chi ha sofferto né di chi sta soffrendo per la perdita di un proprio caro”; “un profilo di offesa nei confronti del sentimento comune della morale, la violazione incontrovertibile, senza limiti, della sacralità della morte”; un fenomeno generale – sempe Codacons – esteso a molte realtà che praticano un marketing ritenuto di “cattivo gusto”. “Morale” e “cattivo gusto”… che se fossero reati… sai quanta gente finirebbe in gattabuia e… sai quante dispute e spartizioni tra i decisori per chi dovrebbe decidere: la componente cattolica, quella musulmana, quella atea (vuoi che non facciano avanti anche gli atei organizzati a ‘mo di chiesa?), quella laica (sì anche questa… se ci sono spartizioni e poltrone, non mancano mai…). Del resto, come stupirsi… se in Parlamento abbiamo un politico, il verde Angelo Bonelli, che intende istituire per legge il reato di negazionismo climatico. Ed è un politico sempre in prima fila contro tutti i reati di espressione e di opinione… crediamo abbia bisogno di farsi chiarezza…. Non siamo “politically correct”? Boh! Siamo consapevoli di fare pubblicità alle pompe funebri Taffo, al signore che le ha denunciate e al Codacons, nonché all’onorevole climatologo… ma forse, questa informazione, anche per come la stiamo presentando, potrà servire a far riflettere diverse persone. E meno male che non esiste il reato di “cattivo gusto”… perché altrimenti saremmo tentati dall’evocarlo per mandare in galera chi ha denunciato i nostri beccamorti… Oh, siamo giocherelloni 🙂