Tanti: l’emergenza migranti mette i comuni sotto pressione

AREZZO – il punto ora non è solo l’accoglienza quanto velocizzare i rimpatri e una vera solidarietà europea “Fraternita non è tra i soggetti gestori comunicati dalla prefettura come detto dal Sindaco e da me. Adesso diamo una mano alla prefettura”

“In questo momento quello che dobbiamo fare – e tutti lo abbiamo capito – è stringersi intorno alla prefettura e cercare di dare risposte concrete che facciano fronte ad una emergenza umanitaria perché tale è. Risposte difficili da dare ma che grazie al lavoro di molti stanno arrivando, facendo sì che i territori siano tutelati e rassicurati. Detto questo tre sono le considerazioni da fare. La prima: questo numero di persone che raggiunge la nostra nazione e le nostre città va fermato ed è necessario che l’Unione europea inizi a fare la propria parte non caricando tutto sull’Italia che non può farcela da sola né è giusto che sia lasciata sola. La seconda: è necessario che questa accoglienza sia diffusa – e a nessuno sfuggono le difficoltà dei gestori e le nostre – ma soprattutto è necessario che sia la più breve possibile, quindi il tema centrale è e resta quello dei rimpatri e di una equa distribuzione europea delle presenze. La terza: il tempo è galantuomo e nell’elenco degli enti gestori non c’è Fraternita. È esattamente quello che il Sindaco ed io abbiamo detto: Fraternita – che ringrazio ancora – ha accordato una disponibilità straordinaria ed irripetibili per fare fronte ad una emergenza umanitaria come ci è stato correttamente richiesto e come altrettanto correttamente è stato risposto, ma la vicenda finisce qui. Il ringraziamento va poi a tutti gli enti gestori chiamati ad un lavoro difficile ai quali tutti dovremmo dare un contributo ma senza perdere di vista la questione vera: siamo a quasi 700 arrivi di media al giorno a livello nazionale quindi il tema è fermare questi numeri di accesso e dare avvio ad una equa distribuzione di presenze a livello europeo”.

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