Decisione del Parlamento europeo di vietare la vendita di auto a motore a combustione dal 2035. La proposta della Commissione per la messa al bando della produzione di auto a benzina, diesel, gpl, metano e ibride dovrà ora passare il vaglio dei governi. A seguire si aprirà un tavolo di trattativa tra Consiglio europeo (espressione dei governi)
Commissione e Parlamento che potrebbe apportare modifiche anche consistenti (1). Il fatto importante è che abbiamo una scadenza per il mondo nuovo che ci aspetta. Scadenza già ampiamente contestata da vari produttori in nome della troppa vicinanza della stessa e della riduzione conseguenziale della forza di lavoro, ché per produrre auto elettriche sembra che occorrano meno persone. E per questo già si fanno le avance per contributi dello Stato alle aziende. Aziende che, “notoriamente”, sono sempre in prima fila ad anteporre gli interessi dei loro dipendenti rispetto a quelli dei ricavi produttivi; aziende che, sempre “notoriamente”, si riconvertono senza batter ciglio ogni volta che c’è un piccolo segnale di inadeguatezza ambientale ed economica delle loro produzioni. Dovendo comunque prendere in inderogabile considerazione la “notoria” disponibilità delle aziende, considerando anche la lungimiranza di partiti oggi al governo nazionale e che hanno fatto approvare l’emendamento “Ferrari” (1), non si prefigura un facile percorso. Aziende sponsorizzate anche da sindacati che, sulla riduzione dei posti di lavoro, preoccupati per la perdita di un potere che vive solo sul numero, non riescono a vedere oltre il proprio naso. Una bella prospettiva: aziende e lavoratori coalizzati contro governo nazionale (ammesso che si adegui senza far venir meno il tutto) ed Unione europea che agiscono per levare loro capitali e pane.
Sembra che quello che per secoli sia sempre stato auspicato per una unione del mondo del lavoro con quello dell’imprenditoria, sia oggi riuscito al Parlamento europeo… contro se stesso e, sostanzialmente, contro il futuro possibile. Da oggi si apre una grande discussione che dovrà tener conto di queste resistenze del vecchio contro il nuovo. E’ sempre più facile essere conservatori che riformatori, soprattutto quando questi ultimi sono spesso più conservatori di quelli che si dichiarano tali.
Discussione che dovrà coinvolgere produzioni, lavori, consumi, servizi. E che auspichiamo fin da subito non escluda nessuno.
1 – Grazie all’iniziativa del Pd, ma con sostegno bipartisan, al Parlamento europeo è passato “l’emendamento Ferrari”, che permetterà alle supercar di lusso di derogare sulle emissioni di CO2. Alla prossima Festa dell’Unità il popolo brinderà a Lambrusco il diritto di comprarsi una Ferrari…..