LOGNA – Nessun superstite. Il velivolo si sarebbe schiantato sul greto del torrente Lama al passo degli Scaloni sull’Appennino Reggiano. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta
Nessun superstite. Quello che si temeva ora è una tragica realtà: sono stati ritrovati i corpi del pilota e dei sei passeggeri a bordo dell’elicottero scomparso giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano e i cui resti sono stati avvistati oggi sul monte Cusna, cima reggiana. Le vittime sono Corrado Levorin, 33 anni, padovano, elicotterista esperto, e gli impreditori turchi e libanesi Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucak, Erbilaltug Bulent, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. L’elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d’altitudine, a due chilometri dal rifugio Segheria. La zona è particolarmente impervia. Sul luogo dell’impatto ci sono tutte le forze che hanno partecipato alle operazioni: l’Aeronautica militare, il Soccorso alpino, la Guardia di finanza, i carabinieri di Castelnuovo Monti. L’area è stata posta sotto sequestro.