Il momento magico dell’Anno di Signorelli

Rinascimento e Contemporaneità all’Oratorio di San Crescentino con il concerto in forma di rappresentazione della Schola Abbatini “Sia Luca Signorelli che Alberto Burri avrebbero apprezzato l’espressione artistica a cui oggi, con un’emozione che ricorderemo, abbiamo assistito”

Queste le parole del presidente della Fondazione Burri Brunò Corà a commento della rappresentazione in forma di concerto “Magistri Luce” della Schola cantorum “A.M. Abbatini”, diretta dal maestro Alessandro Bianconi, con la partecipazione di Simone Nocchi al pianoforte, Andrea Biagini al flauto, Francesco Mastriforti al violino e gli interventi recitativi di Enrico Maccabei, che si è svolta nell’ambito dell’Anno Signorelliano del comune di Città di Castello nell’Oratorio di San Crescentino. Il giorno non è stato scelto a casa perchè era il 17 settembre,quando nel 1977 fu inaugurato il restauro del ciclo di affreschi, finanziato da Burri con il Premio Feltrinelli per la Grafica, assegnatogli dall’Accademia Nazionali dei Lincei nel 1973. “Numeri e date che ricorrono, suoni, segni e colori profondamente connessi tra loro: avere vissuto l’esperienza del concerto è stato davvero un momento di grazia, in cui la distanza tra Rinascimento e Contemporaneità si è dissolta, trasformando tutta l’arte, come ama dire il presidente Corà, in arte contemporanea. Abbiamo subito creduto nel progetto del presidente Claudio Tomassucci e del direttore Bianconi che sono riusciti nel proporre un’esibizione di alto qualità e allo stesso tempo immediata, in cui lo spirito con cui l’Amministe sarà replicato domenica 15 ottobre, nel pomeriggio, alla vigilia della chiusura dell’Anno Signorelliano, al Teatro degli Illuminati. La dimensione dell’Oratorio non ha permesso una grande capienza ma a Teatro darà possibilità di assistere a chiunque voglia.La rappresentazione in forma di concerto in collaborazione con la Diocesi, la Confraternità del SS. Sacramento e San Crescenziano in Morra e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, da un lato ha ricostruito le circostanze in cui Signorelli affresca l’Oratorio, uno dei luoghi più iconici dell’alta Valle del Tevere realizzando una sintesi tra rinascimento e contemporaneità tramite l’esecuzione di brani musicali che, a partire dal rinascimento e sino ai nostri giorni, Di particolare interesse sarà l’esecuzione del brano “Lo Studiolo di Luca Signorelli”, del compositore aleatorio Sylvano Bussotti (1931-2021), unico brano al mondo dedicato al grande Pittore, che per il compositore aveva esercitato una forte influenza su Michelangelo nelle opere che dipinse nella Cappella Sistina. Al concerto era presente il consigliere regionale umbro Michele Bettarelli, la responsabile dei Beni culturali della Diocesi di Città di Castello Federica Tarducci e la presidente dell’Associazione per la Tutela dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere Katia Cecchetti. Foto allegate  Per i 120 anni dalla morte di Scipione Lapi, a Città di Castello Federico Motta, presidente dell’Associazione Italiana Editori. L’incontro sabato 23 settembre alle ore 16.00 in Biblioteca. A 120 anni dalla morte Città di Castello ricorda Scipione Lapi, fondatore della storica tipografia, imprenditore e promotore culturale grazie alla casa editrice omonima che stampò importanti pubblicazioni e collane negli ultimi decenni dell’Ottocento, collaborando con intellettuali del calibro di Carducci, Raffaele De Cesare. “Scipione Lapi è uno dei padri della tradizione tipografica tifernate e uno dei primi capitani di industria del territorio in un periodo di profonda trasformazione del paese” dichiara l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, nel presentare il convegno promosso sabato 23 settembre 2023 alle 16.00 nella Sala Paolo Rossi Monti della Biblioteca Carducci di Città di Castello. “Insieme all’Istituto di storia politica e sociale Venanzio Gabriotti e a un’importante erede della lezione di Scipione Lapi, la storica Tipografia Pliniana di San Giustino, ispiratrice tramite Giorgio Zangarelli dell’iniziativa, proponiamo un approfondimento di questa figura e del tempo in cui operò nella Sala Paolo Rossi Monti, che dopo una brevissima pausa estiva riprende a pieno ritmo la sua attività. Siamo particolarmente felici che all’incontro sarà presente Federico Motta, presidente dell’associazione italiana editori, perché rappresenta il segmento finale della filiera in cui Città di Castello esprime un’eccellenza sia tecnologica che storica”.Il convegno sarà aperto dai saluti del sindaco Luca Secondi e dell’assessore alla Cultura Michela Botteghi, da Giorgio Zangarelli, presidente della Tipografia Pliniana. Seguiranno gli interventi di Alvaro Tacchini, presidente dell’Istituto di storia politica e sociale Venanzio Gabriotti, una relazione di Chiara Rossi, giovane studentessa, sull’attività editoriale di Lapi. Le conclusioni sono state affidate a Federico Motta, presidente dell’Associazione Italiana Editori che parlerà dell’Editoria ieri e oggi.

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