di Urodinamica da parte del CALCIT Arezzo Donato dal CALCIT Arezzo (Comitato Autonomo per la Lotta Contro i Tumori) un lettino ambulatoriale ultra-specialistico di elevatissima qualità dal costo complessivo di 24.000 euro per i pazienti più fragili che afferiscono agli ambulatori di urologia Neuro- funzionale per la pratica clinica altamente qualificata svolta dall’equipe dell’Unita Operativa
diretta dal dottor Michele De Angelis.“Ringraziamo il Calcit per il prezioso contributo al nostro ospedale- ha commentato la direttrice del Presidio del San Donato Barbara Innocenti-L’acquisizione di questo nuovo strumento è un valore aggiunto per l’attività dell’ambulatorio di urodinamica, di uro- ginecologia e delle disfunzioni urologiche neuro- funzionali, attività seguite dal dott. Rosadi, dalla dott.ssa Gubbiotti e dott.ssa Giommoni”.“Questo strumento, oltre ad agevolare l’esecuzione delle visite neuro- urologiche ed uro- ginecologiche-ha commentato la dottoressa Marilena Gubbiotti referente del servizio di neuro urologia del San Donato di Arezzo -consente l’esecuzione di una vasta gamma di esami e procedure diagnostiche ed interventistiche quali l’esame urodinamico, la riabilitazione del pavimento pelvico, esami pelvici, cistoscopia, ecografia addominale”.La quotidiana pratica clinica include la valutazione diagnostica e terapeutica anche di pazienti con difficoltà motorie, che spesso necessitano del supporto del caregiver, e pertanto un dispositivo che faciliti il movimento e posizionamento del paziente risulta fondamentale. “I servizi di urodinamica, uro- ginecologia e neuro- urologia sono già centro di riferimento per tutte le patologie del pavimento pelvico – conclude la dottoressa Gubbiotti-e grazie alla donazione di questo nuovo strumento potranno ancora di più raggiungere il loro obiettivo di mettere il paziente al centro”.
“Ringraziamo in primis la Città di Arezzo- commenta il Presidente del Calcit Arezzo Giancarlo Sassoli -che sostiene costantemente il Calcit con generosità e sensibilità. Per noi è un piacere venire incontro alle esigenze dell’ospedale San Donato che di fatto non ha bisogno di innovazioni che già ha, ma semmai di rinnovamento e attenzione per offrire sempre il meglio ai pazienti”.