ANGHIARI – Tanti i momenti interessanti e gli illustri ospiti presenti. Nella giornata di domenica premiati i vincitori del concorso “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra” Si è chiusa domenica mattina, dopo tre giorni intensi ed emozionanti, l’edizione 2023 del Festival dell’Autobiografia, che si è svolta ad Anghiari (in provincia di Arezzo) con l’organizzazione della Libera Università dell’Autobiografia, grazie al patrocinio del Comune di Anghiari e al contributo degli sponsor (Banca di Anghiari e Stia, Busatti, Centro Commerciale Naturale).
Tanti e di assoluto interesse gli incontri che hanno contraddistinto il fine settimana, tutti caratterizzati da un attento e numeroso pubblico. Il ricco programma, aperto venerdì dal sindaco di Anghiari e presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, dalla presidente della Libera Università dell’Autobiografia Stefania Bolletti e dal fondatore della LUA Duccio Demetrio, ha evidenziato grazie al contributo delle testimonianze portate dagli illustri ospiti che si sono alternati sul palco del Teatro di Anghiari l’importanza dei “i linguaggi dell’autobiografia – venticinque anni di scritture”. Tanti gli spunti di riflessione e i momenti significativi. Tra questi l’intervento al pianoforte del maestro Emanuele Ferrari, l’incontro con il finalista del Premio Strega 2023 Andrea Canobbio (autore del memoir familiare “La traversata notturna”), la mostra fotografica “Nell’ombra la luce. Nell’ombra vedere” di Daniele Gussago presso l’Atelier Busatti con immagini dedicate agli undici anni di attività di Compagnia Lyria presso la Casa di Reclusione Verziano di Brescia e l’incontro con Paolo Masini (presidente del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova) e Natalia Cangi (direttrice dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano). Particolarmente significativi i riconoscimenti che la Libera Università dell’Autobiografia ha come ogni anno attribuito a personalità della cultura: il premio assegnato dal Centro Ricerche e Studi autobiografici “Athe Gracci” alla regista Alina Marazzi, autrice fra l’altro del pluripremiato “Un’ora sola ti vorrei” (proiettato sabato sera) e il Premio Città dell’Autobiografia assegnato a Lidia Ravera per la lunga e poliedrica carriera di scrittrice che dal 1976 ad oggi l’ha vista impegnata a raccontare e a far riflettere sulla società contemporanea. Nel suo intervento Lidia ha sottolineato come la scrittura l’abbia “aiutata a sopravvivere” e ha rivolto ai giovani un importante invito: “scrivete, imparate a rallentare e a guardarvi vivere. Rallentate l’acqua del torrente in cui vivete”.
I premiati del concorso “L’albero delle ciliegie” Nella giornata conclusiva del Festival dell’Autobiografia, sul palco del Teatro di Anghiari sono saliti i vincitori dell’edizione 2023 del concorso “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra”, indetto dalla Libera Università dell’Autobiografia per sostenere e per diffondere la cultura della memoria dei luoghi. Autori ed autrici dei testi selezionati sono stati premiati dal presidente della giuria Duccio Demetrio, dal coordinatore del concorso Roberto Scanarotti e dalla presidente della LUA Stefania Bolletti. Le opere vincitrici, insieme alle altre finaliste, saranno raccolte nel secondo volume de “L’albero delle ciliegie” di prossima pubblicazione.
Queste le classifiche finali delle due sezioni in cui è stata ripartita la competizione letteraria:
Sezione A – Racconti dei luoghi
1° classificato
FULVIO SCHIANO (Tirano)
“Gruppo Paradiso”
2° classificato
MARIA STELLA CAPUTO (Arezzo)
“Barche a secco”
3° classificato
AGNESE MARIA MOLINARO (Ivrea)
“Apricale, una scenografia tra gli ulivi”
Sezione B – Racconti di storie memorabili di tempi lontani
1° classificato
MARIO PIERO BELLONE (Torino)
“Ricordi di un’infanzia campagnola”
2° classificato
LUCIA ZACCARIA (Vicenza)
“Uva, et frutti che sono nelli broli”
3° classificato
EUGENIA DI GUGLIELMO (Lecco)
“Un pallone vista mare”