AREZZO – abuso di alcol e degrado urbano

I due problemi viaggiano in coppia nell’indifferenza dell’amministrazione comunale” “Piazza della Repubblica e dintorni: sono diventati il simbolo cittadino della mancanza di manutenzione e della presenza di rifiuti e sporcizia varia, effetto questi ultimi anche dell’abuso di alcol tra i giovani e i meno giovani che porta all’abbandono di vetri e lattine, all’espletamento dei propri bisogni alla luce del sole, all’intervento dei sanitari per chi è andato oltre ogni soglia di tolleranza fisica

Ci stiamo sforzando con una serie di interventi e atti ufficiali, come interrogazioni depositate all’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale, a tenere alta l’attenzione su questi temi. E a proposito di atti, è arrivato il momento di compiere questo passo anche per piazza della Repubblica, i giardini Porcinai e Poggio del Sole, in pratica la zona della stazione, il primo biglietto da visita di Arezzo per i turisti. Per questo motivo in occasione del Consiglio comunale del 26 ottobre interrogherò il sindaco su questi temi. È particolarmente interessante notare come da una parte il primo cittadino dichiari alla stampa che il suo mandato ‘è un impegno totalizzante che non consente di portare avanti altre attività professionali’ e scoprire dall’altra che rivestirà il ruolo didocente di educazione civica in una scuola. Evidentemente il sindaco ogni tanto il tempo riesce a ritagliarselo. Ebbene, lo impieghi in altro modo: ad esempio nel territorio comunale toccando con mano lo stato di insicurezza e di degrado urbano e sociale. Oppure riflettendo su altre sue dichiarazioni, come quelle in risposta alla mia interrogazione sulla ‘malamovida’del centro storico dove è stato tutto derubricato al sillogismo tra ‘maggiore circolazione di persone, vitalità turistico-culturale e indotto economico-produttivo e aumento di problematiche di ordine pubblico statisticamente fisiologico’. Occorre occuparsi del problema dell’abuso di alcol specialmente tra i giovani e vorrei sapere quali risultati hanno ottenuto i cosiddetti ‘patti educativi’ attivati dallo scorso aprile e che cosa ne è della promessa dei presidi fissi della polizia municipale nei punti più caldi della città. Reputiamo dunque i fenomeni del degrado urbano e dell’abuso di alcol strettamente connessi: se si lavora su quest’ultimo per arginarlo si mette un freno anche al primo”.

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