AREZZO – “La diffusione a livello locale dei dati pubblicati dal Sole 24 Ore certifica la non adeguatezza delle politiche ambientali dell’amministrazione comunale. Arezzo retrocede di molte posizioni tra le città più ‘verdi’ e il tallone d’Achille è rappresentato dalla raccolta differenziata. Non esiste un’implementazione della pratica del porta a posta dai tempi delle giunte di centrosinistra.
È certamente uno sforzo costoso ma l’unico realmente efficace. Qua è stata fatta la scelta dei nuovi cassonetti che si sono dimostrati sia poco ‘intelligenti’ sia non funzionali a mitigare gli effetti di errati comportamenti individuali. Sulla qualità dell’aria non possiamo inoltre sbandierare chissà quali successi: in questo caso occorrerebbe coraggio a partire dalla totale pedonalizzazione del centro storico, o una maggiore estensione temporale della Ztl, per arrivare alla piantumazione di specie arboree in grado di assorbire quote superiori di anidride carbonica. Insomma, le politiche adottate sono sostanzialmente da… cestinare”.