SANSEPOLCRO – L’Associazione Cultura della Pace, come ogni anno, racconta a suo modo la fine della prima guerra mondiale, quell’inutile strage che provocò milioni di vittime, attraverso il proprio manifesto commemorativo del 4 Novembre, giorno della fine della guerra del ’15-’18.
Oggi più che mai è decisivo riflettere sull’assurdità della guerra e lo facciamo con la locandina originale del film di Stanley Kubrick “il Dottor Stranamore”, del 1964. Rischiamo di innamorarci nuovamente della bomba atomica e di portare il mondo al collasso, così come il sottotitolo del grande film profeticamente recitava: “Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba”. La didascalia di presentazione poi, è un avviso particolarmente attuale e allarmante: “ieri fantapolitica, oggi… quasi realtà. Questo film è la… fine del mondo”. La guerra è un mezzo di risoluzione dei conflitti distruttivo e senza possibilità di superare i problemi. Un ricordo va a quanti dovettero sacrificare la propria vita per l’ottusità di quanti vollero la guerra. Oggi, come allora, a pagarne le conseguenze sono quanti non amano e non hanno mai amato nessuna bomba.