CESENA – dalla Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, un’attrezzatura di ultima generazione per il trattamento dei tumori cerebrali Nuova acquisizione presso la Neurochirurgia dell’ospedale Bufalini di Cesena, di un sistema di microispezione endoscopica “QEVO”, per il trattamento Neurochirurgico delle patologie cerebrali.
La Neurochirurgia da sempre si avvale delle più moderne tecnologie disponibili ed oggi grazie alla donazione della Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, di Padova, si è aggiunto alla dotazione tecnologica già in uso, il sistema di microispezione di ultimissima generazione. Il moderno endoscopio direttamente collegato al microscopio operatorio, che si integra e completa il sistema di microscopia Kinevo in dotazione alla Neurochirurgia, permetterà la visualizzazione diretta di zone non facilmente visibili durante l’asportazione dei tumori o di lesioni profonde e nel trattamento delle patologie vascolari, così diminuendo il rischio di recidive e di ritrattamento. Inoltre, essendo direttamente collegabile al microscopio operatorio, non necessitando di colonna endoscopica, permetterà una diminuzione dei tempi chirurgici e dei costi di sterilizzazione. La cerimonia di consegna è avvenuta questa mattina presso la Neurochirurgia dell’ospedale M. Bufalini , presso il reparto di Neurochirurgia, dove ad accogliere la Presidente della Fondazione Annalisa Celeghin, giunta appositamente da Padova, erano presenti il Dott. Luigino Tosatto direttore della Neurochirurgia del Bufalini e del dipartimento di Neuroscienze dell’Ausl Romagna, la direttrice amministrativa dell’Ausl Agostina Aimola, Marisa Bagnoli, Direttrice FF della Direzione medica dell’Ospedale M. Bufalini e della Dott.ssa Elisabetta Montesi, Direttrice UO accoglienza, urp, fundraising.. “Siamo molto soddisfatti di questa nuova acquisizione, – ha dichiarato il dott. Luigino Tosatto- perché ci consentirà di fare un ulteriore passo avanti nel trattamento chirurgico delle patologie tumorali e cerebrovascolari. Uno dei limiti della moderna microchirurgia, infatti, è la presenza nel campo operatorio di angoli ciechi, ovvero zone la cui conformazione fisica ed anatomica non ne permetta la visione con le tradizionali tecniche microchirurgiche, a cui è associato il rischio di residui tumorali o di malformazioni vascolari. Tali limiti potranno da oggi essere superati grazie al miglioramento della visualizzazione chirurgica integrando la vista microchirurgica alla visione endoscopica del Qevo che permetterà al chirurgo di osservare lesioni celate sotto a tessuti o dietro gli angoli. Tale tecnologia contribuirà enormemente al miglioramento dei risultati chirurgici permettendo, con una diminuzione degli interventi per residui o recidive lesionali, un globale miglioramento degli outcome dei nostri pazienti. “Siamo molto contenti di poter aiutare – ha dichiarato Annalisa Celeghin – in modo concreto una realtà come questa, così colpita dall’alluvione dello scorso maggio. La nostra Fondazione ha come focus lo sviluppo della ricerca scientifica sui tumori cerebrali, ma cerca di non trascurare anche la parte diagnostica, così importante per arrivare “in tempo” su patologie che hanno una progressione tanto rapida”. Un ringraziamento particolare è stato fatto dalla direzione generale dell’Azienda Usl della Romagna, rappresentata da Agostina Aimola, che ha sottolineato l’importanza di un grande gesto di solidarietà da parte della Fondazione, che ci consente di implementare il sistema tecnologico di un reparto leader come la Neurochirurgia del Bufalini, centro hub in Romagna, in un momento particolarmente difficile per la Sanità pubblica.