CITTA’ DI CASTELLO – il vice sindaco Bernicchi risponde all’interpellanza del consigliere Campagni (FI) “Siamo stati informati dalla proprietà che i lavori di riqualificazione delle Terme di Fontecchio dovrebbero terminare nell’autunno del 2024 e il complesso verrà aperto nella sua interezza con una inaugurazione quando saranno stati ultimati tutti gli interventi previsti, quindi non distintamente nelle parti dell’hotel, del ristorante e delle terme.
I lavori in corso non andranno a snaturare quella che è da sempre la destinazione a parco termale con una struttura recettiva e lo stesso parco sarà aperto al pubblico con una regolamentazione apposita, come per tutte le aree private aperte al pubblico”. E’ quanto ha riferito in consiglio comunale il vice sindaco con delega all’Urbanistica Giuseppe Stefano Bernicchi, rispondendo all’interpellanza del consigliere Tommaso Campagni (FI) sulla situazione del cantiere delle Terme di Fontecchio. Il rappresentante della minoranza aveva segnalato “la necessità di comprendere lo stato di avanzamento dell’intervento, a fronte di interruzioni dei lavori che continuano a verificarsi e dell’assenza di tempistiche certe sui tempi di realizzazione e su ipotetiche date di inaugurazione del complesso”. Nel ricordare che il piano attuativo per la riqualificazione e ampliamento delle strutture alberghiera e termale di Fontecchio sia stato approvato nel giugno 2019 e le successive tappe del progetto, Campagni aveva parlato di Fontecchio come di “una risorsa naturale e turistica importantissima per la città, con acque termali note fin dall’età romana al tempo di Plinio il Giovane, che rappresentano un punto di riferimento essenziale per la cura e la riabilitazione di svariate patologie”. “Di fronte all’impegno giusto e doveroso che l’amministrazione comunale ha assunto con una mozione approvata in consiglio comunale per il rilancio delle Terme di Fontecchio, perché è una risorsa turistica naturale imprescindibile per la città – aveva puntualizzato Campagni – è importante comprendere quali siano gli intendimenti della stessa amministrazione comunale rispetto all’attuazione del progetto, quale sia lo stato di avanzamento dei lavori e l’ipotetica data di inaugurazione di tutto il complesso, ma anche se verranno salvaguardate la peculiarità rappresentata dalla risorsa termale naturale che ospita e la fruibilità da parte della cittadinanza”. Nel suo intervento il vice sindaco Bernicchi ha fatto presente come “la complessità del progetto di riqualificazione delle Terme di Fontecchio abbia comportato inevitabilmente il protrarsi dei lavori, tanto più nella fase pandemica che abbiamo attraversato”. “Parliamo di 10.000-11.000 metri quadri di superficie, di demolizioni che hanno interessato tutti gli edifici del complesso, di ricostruzioni e ristrutturazioni interne ed esterne, del parco, delle piscine esterne e in ultimo la declassificazione della strada che interessa il complesso, con la previsione del rifacimento di un nuovo tratto stradale e modifiche del parcheggio, cioè di opere veramente importanti a cui si sono aggiunte anche richieste di pareri a tutti gli enti coinvolti”, ha puntualizzato Bernicchi, che ha chiarito: “attualmente, però, non ci sono pratiche inevase, perché i nostri uffici sono stati sempre precisi e hanno sempre adempiuto a quello che dovevano fare”. “Prendendo contatti la proprietà siamo venuti a conoscenza del fatto che i lavori adesso sono affidati a un general contractor importante, con un’adeguata struttura tecnica, che sovrintende al prosieguo del cantiere”, ha spiegato il vice sindaco, aggiungendo: “questo dovrebbe permettere una maggiore fluidità degli interventi, che dovrebbero appunto terminare nell’autunno del 2024, una data che come amministrazione comunale attendiamo al pari di tutta la città”. Al dibattito ha portato il proprio contributo anche il consigliere del PD Massimo Minciotti, che ricordando i contenuti della mozione per il rilancio delle Terme di Fontecchio “approvata in solitudine nel 2017 dalla maggioranza, con l’astensione delle minoranze”, ha eccepito: “oggi il centrodestra sembra aver cambiato opinione, chiedendo l’intervento della politica che all’epoca riteneva inopportuno”. Minciotti ha quindi sostenuto di non condividere i dubbi sulla fruibilità pubblica e sul mantenimento della vocazione termale del complesso espressi nell’interpellanza. “Noi crediamo di aver contribuito alla realizzazione del piano attuativo partito nel 2019, ma non ci dobbiamo dimenticare che il complesso termale è privato e la sua riqualificazione sanitaria e ricettiva è possibile grazie a un mecenate nostro concittadino, che ha investito molti milioni di euro”, ha detto Minciotti, che ha invitato a considerare adeguatamente il fatto che “i lavori restituiranno al nostro territorio un complesso unico nel panorama termale, per il quale anche il nuovo PRG del Comune ha focalizzato la necessità di garantire la massima continuità con la città alla struttura e al parco termale, al fine della valorizzazione paesaggistica e ambientale di un luogo da sempre apprezzato dai tifernati, che sarà un importante riferimento per il rilancio economico e turistico del nostro territorio”. Il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha preso la parola per ricordare che “Le Terme di Fontecchio, come tutte le terme d’Italia, sono sottoposte a concessione e noi abbiamo una legge regionale che le disciplina, tra l’altro emendata dal sottoscritto e deliberata nella mia commissione”. Nel testimoniare l’apprezzamento per la risposta del vice sindaco, il rappresentante della Lega ha aggiunto: “parliamo dell’unica sorgente termale riconosciuta a livello regionale, quindi la politica ha il diritto di interessarsi della questione, peraltro in maniera educata e delicata come ha fatto il collega Campagni, perché l’obiettivo è di fare in modo che le Terme di Fontecchio siano un importante volano di sviluppo economico e turistico per la nostra città”. “Tutti noi auspichiamo che ci saranno cittadini che usufruiranno di prestazioni sanitarie, anche convenzionate come era in passato, e, se anche non tutti potranno dormire in albergo, magari lo faranno comunque nella nostra città, dove si prenderanno un caffè, faranno shopping”, ha precisato Mancini, evidenziando che “le Terme di Fontecchio sono un altro motore significativo della nostra economia di cui questo consiglio comunale ha il dovere di occuparsi”. “Dalla proprietà è stato fatto un enorme lavoro, con un imprenditore che ha scommesso, investito e rischiato”, ha riconosciuto Mancini, facendo presente che “la legge regionale sulle concessioni minerali e termali stabilisce che chi subentra deve garantire i livelli occupazionali e l’obiettivo della promozione industriale”. “A noi interessa che il privato raggiunga i migliori obiettivi per il bene e nell’interesse di questa città, come sicuramente anche lo stesso imprenditore proprietario, essendo un nostro concittadino”, ha concluso l’esponente della Lega. In sede di replica, il consigliere Campagni ha dato atto al vice sindaco si aver risposto esaustivamente ai quesiti posti. “Il complesso di Fontecchio è una risorsa per il nostro territorio e sono contento che ci sia una data di conclusione dei lavori, perché non interessa solo alla politica, ma interessa a tutta la città”.