L’assessore al Patrimonio Botteghi risponde all’interrogazione dei consiglieri Rossi e Leveque (FDI)

“La torre civica sarà aperta al pubblico nel corso dell’anno in concomitanza con eventi e manifestazioni cittadine, a partire dal Natale e dalla terza domenica del mese per Retrò: vogliamo assolutamente dare l’opportunità ai tifernati e ai turisti di visitare e vivere un patrimonio culturale importante della nostra città”.     “Riapriremo la torre civica di Città di Castello in via straordinaria per le festività natalizie per poi passare ad aperture ordinarie nel corso dell’anno in concomitanza con eventi e manifestazioni cittadine, a partire dalla terza domenica del mese in occasione di Retrò

perché vogliamo assolutamente dare l’opportunità ai tifernati e ai turisti di visitare e vivere un patrimonio culturale importante della nostra città, che non può non essere accessibile al pubblico”. E’ quanto ha preannunciato in consiglio comunale l’assessore al Patrimonio Michela Botteghi rispondendo all’interrogazione dei consiglieri comunali Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI) sulla riapertura definitiva del monumento di piazza Gabriotti. In aula il consigliere Leveque aveva chiesto di conoscere “le motivazioni che hanno indotto alla chiusura della torre civica nel gennaio 2019 e ne hanno determinato la non fruibilità fino ad oggi, se non per eventi straordinari, nonostante i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza eseguiti da Comune e Regione”. “Perché non viene restituita ai tifernati e ai turisti la possibilità di tornare a godere come in passato della testimonianza storica rappresentata dalla torre e della meravigliosa vista alla sua sommità, dato che è stata ritenuta monumento capofila per eventi importanti, richiamo per molti visitatori, turisti e cittadini”, aveva domandato l’esponente della minoranza, aggiungendo: “è prevista una riapertura permanente e in quali tempi e modalità di gestione?”. Ricordando i trascorsi del monumento, con particolare riferimento agli interventi di consolidamento a seguito dei danni causati dal sisma del 1997, “che – ha detto – sono terminati nel 2013 con un investimento complessivo di comune e regione pari a 1 milione e 335 mila euro”, Leveque aveva richiamato l’attenzione sulla recente riapertura “in occasione delle Giornate d’autunno FAI”, evidenziando che “la torre oggi viene considerata sicura, grazie anche all’intervento di consolidamento eseguito superando le criticità strutturali nei confronti delle caratteristiche geomeccaniche del terreno di fondazione e al monitoraggio 24 ore su 24 grazie a dei dispositivi tecnologici installati dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, mentre sono stati restaurati la scala e i vani interni, gli infissi, con la predisposizione di una nuova pavimentazione e dell’impianto di illuminazione”.  L’assessore Botteghi ha spiegato che “per la riapertura della torre civica l’amministrazione comunale ha ripreso in mano l’ordinanza sindacale del 2018, un disciplinare sulle modalità da gestione in sicurezza delle visite, che è indispensabile per accedere in sicurezza, con le dovute accortezze, a un monumento che è del 1300”. “Alla richiesta del FAI di riaprire la torre alle visite abbiamo risposto subito sì, perché avevamo già messo in cantiere l’idea di rendere di nuovo accessibile il monumento in maniera periodica, tant’è che abbiamo deciso di riaprirla in via eccezionale già per le prossime festività natalizie, un’occasione meravigliosa nella quale il centro storico sarà pieno di tifernati e turisti”, ha riferito l’assessore, aggiungendo: “nelle domeniche di Natale ci saranno quindi la riaperture straordinarie del 3, 10, 17 dicembre e del 7 gennaio, sia di mattina che di pomeriggio”. “Dopodiché – ha proseguito Botteghi – vogliamo mettere a regime l’apertura della torre nella terza domenica del mese, perché le nostre piazze si riempiono di visitatori per Retrò, e in tutte le occasioni in cui la nostra amministrazione organizzerà eventi in città e ci saranno celebrazioni, sia laiche che religiose, considerando che un’apertura fissa, anche quotidiana, sarebbe impossibile dal punto di vista della compatibilità finanziaria”. L’assessore ha quindi anticipato alcune delle disposizioni che sarà necessario osservare per visitare la torre, definite attraverso sopralluoghi tecnici e il confronto con il gestore Poliedro Cultura. “I visitatori potranno accedere a piccoli gruppi, su prenotazione preferibilmente, per evitare appunto le file che si potrebbero creare con ingressi non organizzati, fermo restando il fatto che chiunque si presenti senza preavviso potrà comunque entrare”, ha chiarito Botteghi, spiegando che “saranno organizzate visite guidate nella massima sicurezza e per questo ci saranno indicazioni specifiche, ad esempio sul vestiario consono per salire, ma anche dei limiti, al di là di quello numerico, che riguarderanno l’età, con i bambini al di sotto dei sei anni che non potranno entrare, il divieto di accesso per gli  animali domestici, il divieto di fumo e di portare con sé borse e zaini, che potranno essere lasciati in custodia a piano terra”. “Per salire sarà fatta firmare una liberatoria e le persone saranno informate adeguatamente sulle caratteristiche della visita e le accortezze di cui tenere conto”, ha fatto presente l’assessore, che ha anche anticipato come “il biglietto di ingresso per la visita guidata sarà venduto a 2,50 euro a testa, che andranno al gestore del monumento in modo da finanziare il servizio che viene messo a disposizione”.  “Cercheremo insomma di fare il possibile per agevolare le visite – ha concluso Botteghi – perché vorremmo che ogni singolo cittadino avesse la possibilità di salire sulla torre civica, che merita assolutamente di essere vista, vissuta e conosciuta in ogni suo aspetto”.  In sede di replica, il consigliere Leveque si è detto soddisfatto delle informazioni ricevute, esprimendo soddisfazione per il fatto che la torre verrà riaperta più volte nel corso dell’anno.  “Ci chiediamo però per quale ragione si debba firmare una liberatoria”, ha eccepito l’esponente di FDI. L’assessore Botteghi ha quindi preso di nuovo la parola, spiegando che “la liberatoria scritta risponde all’esigenza di fornire al visitatore, in modo chiaro, tutte le informazioni riguardanti le corrette modalità di accesso al monumento, dall’abbigliamento, ai limiti d’età, insomma le accortezze necessarie che ci sembra giusto non dare per scontate e non lasciare a una esposizione orale della guida, perché tutto si possa svolgere nella massima sicurezza”. 

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