La comunità di Bagno di Bagno di Romagna si appresta a celebrare il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. l Giorno della memoria rappresenta per l’amministrazione comunale un momento importante per promuovere eventi culturali per i giovani studenti e l’intera cittadinanza. Venerdì 26 gennaio i ragazzi della scuola secondaria di I grado M. Valgimigli assisteranno al film “L’ultima volta che siamo stati bambini” a Teatro Garibaldi, mentre i ragazzi del Liceo A. Righi tratteranno il tema a scuola impegnati nella settimana di educazione civica
Venerdì 26 gennaio alle 20:30 è in programma una proiezione gratuita aperta alla cittadinanza del film “L’ultima volta che siamo stati bambini” di e con Claudio Bisio. Roma, estate 1943, la guerra attanaglia Roma e le bombe esplodono tutto intorno. In questo scenario quattro bambini condividono una grande amicizia. Quando uno di loro, ebreo, viene portato via dai tedeschi, i suoi amici si mettono in viaggio per riportarlo a casa… Domenica 28 e lunedì 29 gennaio a Teatro Garibaldi alle 20:45 andrà in scena “Una piccola storia di guerra e di speranza”, spettacolo a offerta libera a cura di Milena Crociani e dalle ragazze della Compagnia Teatro di Latta: una mamma, insieme alle sue figlie, cerca di sbarcare il lunario nel pieno della seconda guerra mondiale. Le figlie, affamate, di notte decidono di scappare di casa per andare a rubare al vicino di casa una gallina e una capra. Tra miseria e bombe, la storia accompagnata dal maestro Stefano Battistini, violoncellista….e il finale, come sempre una sorpresa. “Ripercorrere quel dolore, nel Giorno della Memoria – affermano il sindaco Marco Baccini e l’assessore Enrica Lazzari – significa rendere onore anche da parte della nostra comunità alle vittime della Shoah, ma soprattutto ricordare e affermare con convinzione che ciò che è stato non si può tacere, non si può ignorare e tantomeno dimenticare.” “La testimonianza deve diventare un’azione concreta, giorno dopo giorno in difesa delle vittime dell’intolleranza attraverso la tutela di ogni forma di discriminazione e di violenza, soprattutto in uno scenario attuale che riguarda fenomeni di migrazione sempre più complesse, profughi e i rifugiati, fughe di massa e migliaia di morti in mare e terra che sono il danno collaterale di una serie di guerre. È proprio partendo dall’educazione dei nostri giovani a non essere indifferenti, che si può coltivare una solidarietà verso chi richiede aiuto o semplicemente verso chi appare diverso da noi, la celebrazione di questa ricorrenza comporta un impegno concreto per prendere consapevolezza di ciò che è accaduto, affinché il ricordo non possa essere cancellato.” Il programma 2024 è reso possibile grazie al sostegno e alla collaborazione del Cinema Eliseo, della Compagnia Teatro di Latta, dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì-Cesena e di Anpi Alto Savio, oltre alla preziosa disponibilità dei professori e studenti degli istituti scolastici.
Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e,
nonostante la Seconda guerra mondiale,
conoscono ancora il piacere del gioco che
condividono con l’amico Riccardo che è ebreo. Il
giorno in cui scompare decidono che non si può
attendere: i tedeschi, che devono averlo portato
via con un treno, debbono essere resi consapevoli
del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per
cui essere punito. Si mettono quindi in marcia
seguendo la strada ferrata. A cercare di
raggiungerli ci sono Vittorio, fratello di Italo e milite
fascista che ha subìto una ferita, e la suora
dell’Istituto per gli orfani che ospita Vanda
Regia di Claudio Bisio