Sette magnifiche donne conquista la ribalta nazionale

La bella storia di resilienza, capacità, amore e speranza della Linoservice e delle loro sette magnifiche donne conquista la ribalta nazionale e diventa un vero e proprio simbolo che travalica l’8 marzo. Nadia Giorgeschi, Monica Veschi, Fiorella Podrini, Marta Scarabicchi, Roberta Volpi, Anna Rita e Tatiana Castellani, ieri sera sono state le protagoniste a La7 della trasmissione, “In altre Parole”, ideata e condotta dal giornalista e scrittore Massimo Gramellini: “una storia bellissima degna di una ficton”. Le donne: “quanta emozione. Grazie a tutti coloro che ci sono vicini”. 

 Azienda “rosa” degna di una fiction. La bella storia di resilienza, capacità, amore e speranza della Linoservice e delle loro sette magnifiche donne conquista la ribalta nazionale e diventa un vero e proprio simbolo che travalica l’8 marzo. Nadia Giorgeschi, Monica Veschi, Fiorella Podrini, Marta Scarabicchi, Roberta Volpi, Anna Rita e Tatiana Castellani, ieri sera sono state le protagoniste della trasmissione, “In altre Parole”, ideata e condotta dal giornalista e scrittore Massimo Gramellini, in onda tutti i sabati e le domeniche dalle ore 20,30 su La7. Il popolare rototalk con tanti personaggi noti del mondo della cultura, dello spettacolo, giornalismo e della società con al centro le straordinarie “lezioni” del maestro Roberto Vecchioni, ha acceso i riflettori sulla storica azienda tipografica dove le donne hanno difeso con coraggio il posto di lavoro superando difficoltà di varia natura e avversità della vita. Nel 2020 la scomparsa improvvisa del titolare, Claudio Mancini, fondatore dell’azienda, uno dei pionieri del settore grafico-tipografico che ha fatto la storia del distretto di Città di Castello fra i primi a livello nazionale per tradizione, qualità e produzione, ha messo con le spalle al muro la moglie e la nipote, Anna Rita e Tatiana Castellani e le altre dipendenti che dopo alcuni giorni di comprensibile smarrimento e disperazione non c’hanno pensato troppo se chiudere o andare avanti con una conduzione tutta al femminile. Così è stato. Un bellissimo esempio di resilienza e amore che il comune di Città di Castello ha voluto consacrare ufficialmente nei giorni scorsi con una iniziativa in azienda con tanto di consegna di targa ricordo. Anche Massimo Gramellini, ieri sera in diretta, intervistando Tatiana e Anna Rita Martinelli accanto alle altre cinque colleghe le ha definite come un “simbolo” da imitare, una bellissima storia di vita quotidiana degna di una “fiction”. Un vero successo anche in studio con gli ospiti che hanno fatto proprie le belle parole di Gramellini. “In questi giorni, da quando il comune ha deciso di dedicarci una targa e rendere cosi’ pubblica la nostra storia – precisano soddisfatte ed emozionate le magnifiche sette donne dell’azienda – siamo passate dall’ansia, allo stupore alla gioia, ed infine all’emozione. Tante emozioni diverse e stupende insieme, come quella vissuta in diretta Tv con Gramellini e tante personalità”. “Il pensiero è andato subito al nostro fondatore Claudio  che ha reso possibile tutto questo, noi non abbiamo fatto altro che portare avanti quello che lui aveva iniziato. Ovviamente poi alle nostre famiglie e a chi ci vuole bene”. “Infine –  concludono – ma non per ultimo, a questa società, che possa sempre dare più spazio e credere nel potere delle donne fonte inesauribile di crescita di amore e forza insieme”. Il sindaco, Luca Secondi, gli assessori Michela Botteghi, Letizia Guerri e Benedetta Calagreti ed il presidente della sezione Confindustria Altotevere, Raoul Ranieri, fra i promotori dell’iniziativa che si è svolta lo scorso 6 marzo, nell’esprimere ancora le più sentite congratulazioni alla titolare e dipendenti dell’azienda hanno definito “la giornata di ieri in Tv un altro bellissimo pezzo di un mosaico  di vita quotidiana che rende concreta, viva, densa  di contenuti ed ideali le celebrazioni ed iniziative dell’8 Marzo e ci spinge ad andare oltre con orgoglio e convizione”. Una recente statistica della Camera di Commercio di Perugia, che prende in considerazione la popolazione con più di 15 anni in base alla condizione lavorativa, specifica che la quota “rosa” donne in alta valle del tevere è pari al 43% superiore al dato Umbria 40,5% e a quello nazionale che si attesta al 37,9%.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.