Bollettino di guerra del 19 marzo 2024 C’è una guerra silenziosa che si sta combattendo sul territorio italiano; una vera e propria pulizia etnica contro gli allevatori, con il tacito consenso delle istituzioni nazionali, compiacenti nei confronti degli animalisti. Il carnefice designato è il “LUPO”, mentre l’ultima vittima di guerra si chiama Gianni Pasquale Pala, un allevatore di ovini della zona Castiglione d’Orcia (SI).
Quando un pastore gestisce un allevamento estensivo, le tattiche dei lupi sono sempre le stesse: distrarre i cani a guardia delle greggi da un lato, mentre gli altri lupi attaccano dall’altro. In pochi istanti, 5 pecore sono state uccise dai RANDAGI DI STATO. pastori come Gianni Pasquale sono i custodi di una tradizione millenaria che ha permesso lo all’estinzione da almeno 10.000 anni, in ogni parte del mondo e
in ogni epoca, dagli insediamenti più remoti alle capitali, gli uomini si sono affidati ai pastori e agli
agricoltori per la sopravvivenza delle popolazioni; il legame tra le civiltà umane e la pastorizia è
profondo e risale alla preistoria. È importante sottolineare che nel corso dei millenni l’uomo ha sviluppato una modificazione genetica che gli consente di metabolizzare il latte e i suoi derivati, noto come “lattasi persistente”. Si può quindi affermare, anche scientificamente, che mla pastorizia fa parte del patrimonio genetico umano. Poi sono arrivati gli animalisti con le loro campagne assurde contro la normalità, le nostre radici culturali e persino la nostra natura stessa. Nella guerra moderna contro gli allevatori, il lupo
è lo strumento perfetto, il nemico perfetto, perché gli attacchi vanno in una sola direzione, dal lupo
all’uomo. La legittima difesa è proibita. Gianni Pasquale Pala al lavoro
Le sue pecore, prima e dopo.Negli ultimi anni, Gianni Pasquale ha subito la perdita di oltre 350 pecore a causa delle predazioni, una perdita estremamente significativa che si aggiunge a tutti gli altri danni subiti.
Tutto questo è ingiusto, irrazionale e inaccettabile, soprattutto INNATURALE.
Ad aggravare la situazione e il senso di ingiustizia, in questi giorni gli allevatori devono affrontare
anche gli attacchi mediatici degli animalisti delle ZTL, che cercano di boicottare il consumo di
agnelli durante il periodo pasquale. MSiamo solidali con Gianni Pasquale e con tutte le altre vittime di questa follia.
Comitato “Emergenza lupo – Arezzo”