Citta’ di Castello – “nelle prossime settimane aprirà il più grande cantiere in Umbria nell’ambito dell’edilizia scolastica, con cui realizzeremo l’obiettivo inseguito per anni di mettere a disposizione della nostra comunità un luogo sicuro, moderno e sostenibile, pensato per i futuri processi di insegnamento e apprendimento”.
“E’ partito il conto alla rovescia per la nuova Dante Alighieri: nelle prossime settimane aprirà a Città di Castello il più grande cantiere in Umbria nell’ambito dell’edilizia scolastica, con cui realizzeremo l’obiettivo inseguito per anni di mettere a disposizione della nostra comunità, degli studenti, delle loro famiglie, dei docenti e di tutto il personale dell’istituto, un luogo sicuro, moderno e sostenibile, pensato per i futuri processi di insegnamento e apprendimento”. Il sindaco Luca Secondi annuncia così che l’amministrazione comunale ha consegnato i lavori di demolizione e ricostruzione dell’immobile, sul quale il Comune investirà complessivamente 12 milioni 293.500 euro, tra finanziamento del PNRRcon il programma “Futura – La scuola per l’Italia di domani”, contributo del fondo nazionale per le opere indifferibili, risorse del conto termico GSE e cofinanziamento del Comune. Ad aggiudicarsi l’accordo quadro nell’ambito della procedura di gara gestita da Invitalia è stato il raggruppamento temporaneo di imprese che ha come mandataria l’impresa Costruzioni INGG Penzi Spa di Maddaloni, in provincia di Caserta, e come mandante la GI.SO. Srl di Roma. Spetterà a loro, dunque, l’abbattimento degli edifici che compongono attualmente il complesso scolastico e la costruzione della nuova scuola in base al progetto selezionato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con un concorso nazionale promosso in attuazione della Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione digitale – Componente 3 – Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici – Investimento 1.1: “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Nell’attuale sito dell’istituto sorgerà uno stabile in legno e vetro di moderna concezione, che attraverso la trasparenza darà l’idea del collegamento tra la scuola e la città, le abitazioni, le attività, l’ambiente sociale del quartiere La Tina che lo circonda. Un dialogo che sarà reso possibile dalle grandi superfici vetrate e da luoghi pensati per l’attività didattica e per la vita di comunità, con spazi ampi e funzionali. I 4 mila metri quadrati del nuovo complesso scolastico ospiteranno oltre 300 studenti in ambienti progettati per offrire servizi a minori e adulti, con una palestra seminterrata che garantirà la pratica di più discipline sportive anche in orari extrascolastici. Secondo i calcoli progettuali, la nuova Dante Alighieri sarà un immobile a basso consumo energetico, fino a 15 volte inferiore all’attuale. Con una classificazione “NZEB – 20%”, che identifica edifici a energia quasi zero,caratterizzati da unfabbisogno energetico molto basso, la nuova scuola produrrà autonomamente l’energia da fonti rinnovabili per le proprie necessità, attraverso pompe di calore alimentate da impianti fotovoltaici, e con rivestimenti altamente performanti isolerà climaticamente gli ambienti interni. “L’amministrazione comunale – sottolinea Secondi – ha perseguito l’obiettivo della nuova Dante Alighieri con la forte volontà di raggiungere un traguardo importante per la città e con un grande impegno per reperire le ingenti risorse necessarie, cofinanziando anche una parte dell’investimento pur di ottenere questo risultato, che ci inorgoglisce e che condividiamo con un’ampia comunità cittadina fatta di ragazzi e genitori, insegnanti, personale scolastico, che da tempo attendevano questa opportunità”. Il sindaco ringrazia ancora una volta tutto il personale comunale coinvolto “per un lavoro serio, professionale e appassionato che ci ha portati fino a questo momento e che ora è atteso da un impegno davvero intenso per garantire l’esecuzione dei lavori nei termini stringenti previsti dal PNRR”. Le milestone dettate dall’Unione Europea prevedono infatti l’ultimazione dei lavori entro marzo 2026 e il collaudo entro il giugno successivo.