L’edicola alla residenza protetta

CITTA’ DI CASTELLO – al via da oggi il primo progetto di questo genere riservato agli ospiti, anziani e adulti in condizioni di disagio e non autosufficienza della ASp (Azienda dei Servizi alla Persona) “Muzi Betti”. L’edicola alla residenza protetta: al via da oggi il primo progetto di questo genere riservato agli ospiti, anziani e adulti in condizioni di disagio e non autosufficienza della ASP (Azienda dei Servizi alla Persona) “Muzi Betti”. 

Dopo la colazione, la fisioterapia e i laboratori, ogni giorno un momento da dedicare alla lettura dei giornali e libri messi a loro disposizione grazie ad un progetto di comune e ufficio stampa con la collaborazione di privati, medici ed operatori socio-sanitari. Il plauso del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini e il patrocinio e sostegno di Ordine dei Giornalisti, Fnsi e Asu: “un’iniziativa che potrebbe essere ripetuta in tutto il Paese, in tutte le case di riposo italiane. Il giornale è vita migliore”
Dopo il caffè, la colazione, la fisioterapia e i laboratori, un momento da dedicare alla lettura di giornali e libri. Si chiama, “edicola alla residenza protetta”, il primo progetto di questo genere riservato agli ospiti, anziani e adulti in condizioni di disagio, e/o di non autosufficienza, e/o disabilità della ASP (Azienda dei Servizi alla Persona) “Muzi Betti”, che da oggi ha preso il via presso la storica struttura di Città di Castello immersa nel verde di un parco aperto al pubblico che presto diventerà teatro di progetti e iniziative pubbliche che coinvolgeranno dai bambini ed alunni delle scuole, alle famiglie ed associazioni. Grazie al buon cuore e alla disponibilità di un privato che ha garantito la copertura economica del progetto, ideato e promosso dal comune attraverso il Servizio Stampa e i Servizi Sociali, gli anziani e gli ospiti potranno leggere, sette giorni su sette, festivi compresi, alcuni quotidiani con cronaca locale, regionale e nazionale in un angolo dedicato proprio alla lettura dove fa bella mostra di sé anche una libreria con volumi e libri a portata di mano. Franco, Dina, Franca, Patrizia, Gianluca, Claudio, Manè, Roberto, Giuseppe, Caterina, Lidia e Alberto sono stati oggi i primi entusiasti fruitori di questo bellissimo servizio che ripropone all’interno della Residenza Protetta scene di vita quotidiana come l’immancabile appuntamento mattutino in edicola con l’acquisto dei giornali. Il progetto che ha registrato il sostegno e patrocinio dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa), di Asu e dei quotidiani, si basa prima di tutto sulla diffusione della lettura dei giornali come strumento e buona pratica vitale (come per tutti gli altri canali di informazione audio-video e radio) di informazione sui fatti ed avvenimenti in particolare della propria comunità locale e non solo e sulla necessità di dare sempre più risalto anche nei canali istituzionali alle notizie che riguardano gli anziani e la terza età più in generale prevedendo talvolta su questioni di particolare interesse sociale anche il coinvolgimento di sindaco, amministratori pubblici e dirigenti del comune di Città di Castello pronti ad illustrare agli ospiti, notizie e fatti riportati dai giornali stessi che magari interessano da vicino. “Il progetto, visto il progressivo invecchiamento della popolazione ed aumento dell’incidenza di malattie degenerative legate all’età, consentirà di sperimentare direttamente e favorire la lettura a fini terapeutico-sociali, dato che leggere, ormai scientificamente acclarato, è un elemento fondamentale per l’apprendimento e la crescita personale. Un gesto semplice e talvolta scontato per noi, che renderà i nostri ospiti felici e parte attiva di ogni giornata: ne sono sicura saranno felici di alzarsi per poi recarsi nell’angolo riservato alla lettura”,  come ha tenuto a precisare con orgoglio ed un pizzico di emozione, Annalisa Lelli, Presidente dell’Asp, “Muzi Betti”, affiancata dai membri del consiglio di amministrazione, dal direttore Sanitario, Sara Algeri e da tutto il personale medico e addetti che a vario livello ogni giorno lavorano nella struttura nel corso della conferenza stampa di presentazione che ha registrato la presenza, tra gli altri, del sindaco Luca Secondi, l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, la coordinatrice del Sociale del Distretto Altotevere Usl Umbria1, Anna Maria Angeli, del dottor Alberto Trequattrini, Dirigente Medico Neurologo e Psichiatra, Responsabile Struttura Semplice “Disturbi Cognitivi Aziendali” USL Umbria 1, del Presidente della Cooperativa “La Rondine”, Luciano Veschi   e dei rappresentanti regionali e nazionali dell’ordine dei Giornalisti e Fnsi, il presidente, Mino Lorusso, il consigliere nazionale, Antonello Menconi e Luana Pioppi Vice-Presidente, ASU e membro della giunta Fnsi. Da sottolineare la presenza autorevole di Veronica Marino, portavoce del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, che ha voluto essere presente attraverso un video-messaggio. “Informare è rendere consapevoli, rendere partecipi alla vita della collettività, aumentare la propria coscienza civica. Per questa ragione – ha dichiarato il Sottosegretario, Barachini – tanto più in un momento particolarmente sfidante per l’editoria, sono grato al Comune di Citta’ di Castello che con l’Asp “Muzi Betti” ha dato vita ad una iniziativa, “Edicola alla residenza protetta”, per supportare la diffusione della lettura e in particolare offrire un servizio agli ospiti della struttura che così riceveranno i giornali regionali e nazionali”. Leggere dunque fa bene alla salute e aiuta a vivere bene e meglio. “Oramai sono note e codificate le terapie non farmacologiche efficaci nel trattamento del deterioramento cognitivo (terapia di orientamento alla realtà, terapie occupazionali, musicoterapia, etc..) – ha precisato il dottor Alberto Trequattrini – la loro utilità è dimostrata sostanzialmente nel 100% dei casi. Si tratta di interventi semplici, personalizzati e/o a livello di gruppo che, naturalmente, non guariscono la malattia, ma incidono sensibilmente sulla progressione della stessa e sulla qualità di vita dei pazienti. A questo proposito l’iniziativa “edicola alla residenza protetta”, rappresenta un intervento di alto profilo culturale. Presuppone una conoscenza approfondita delle problematiche legate alla demenza (circa il 50% degli ospiti in residenze protette è affetta da demenza) ed una virtuosa volontà di prendersi cura e non solo curare questa fragile popolazione. Si tratta di un progetto semplice, di sicuro successo che costituirà un volano per altre importanti iniziative volte a migliorare la qualità di vita dei pazienti, delle famiglie e della società.” Anche il direttore sanitario della Asp “Muzi Betti”, Sara Algeri, ha evidenziato come “la lettura rivesta un ruolo fondamentale per il mantenimento delle attività cognitive nelle persone anziane, che attraverso i giornali e libri hanno la possibilità di allenare la mente per ricordare nomi, eventi e luoghi, ma anche di viaggiare con il pensiero e guardare la vita da diverse prospettive.” Anche la coordinatrice del Sociale del Distretto Altotevere Usl Umbria1, Anna Maria Angeli, nel portare il saluto del direttore Daniela Felicioni ed esprimere la soddisfazione per il bellissimo progetto socio-sanitario ha messo in risalto la rete virtuosa che è stata attivata fra più soggetti pubblico-privati per realizzarlo: “un ulteriore tassello che va a comporre un mosaico complessivo di interventi e servizi sul territorio per gli anziani e persone non autosufficienti”.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Mino Lorusso ed il consigliere nazionale, Antonello Menconi, delegato a rappresentare il presidente Carlo Bartoli, hanno definito il progetto di comune e Ufficio Stampa, “un modello di eccellenza sia dal punto di vista socio-culturale che informativo. È infatti importante, per una società inclusiva, mantenere attive e partecipi le generazioni: in costante dialogo; in stretto rapporto di condivisione delle dinamiche sociali. L’informazione rappresenta una finestra sempre aperta sul mondo ed essere informati significa essere parte del mondo stesso. Un diritto che non ha età e che, anzi, con gli anni acquisisce sempre più importanza in tema di tutela e di qualità della vita”, hanno concluso Lorusso e Menconi. “La lettura aiuta a mantenere in attività, la lettura dei giornali a mantenere il contatto con il mondo che ci circonda. Grazie all’iniziativa di Città di Castello, i quotidiani arriveranno direttamente nella casa di riposo. Un’iniziativa che vorrei che venisse ripetuta in tutto il Paese, in tutte le case di riposo italiane. Il giornale è vita migliore”, ha dichiarato con un messaggio Alessandra Costante, Segreteria Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Di “bellissima giornata per la vita del paese, per la categoria dei giornalisti e per il reciproco rapporto fra i mezzi di informazione, in questo caso i giornali e libri con gli anziani e le persone “fragili”, ha parlato Luana Pioppi nel portare il saluto dei vertici di Asu e Fnsi, Massimiliano Cinque, Alessandra Costante e Vittorio di Trapani: “quello che è stato presentato oggi a Città di Castello è senza dubbio un progetto che ci rende orgogliosi e che potrà rappresentare, grazie ai colleghi Giorgio Galvani e Marco Baruffi che lo hanno ideato e a coloro che lo hanno sostenuto, un riferimento in ambito nazionale da poter sviluppare ed ampliare”. Il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, nel ringraziare il sottosegretario Barachini e la portavoce Marino per la loro presenza ed il sostegno al progetto hanno parlato di “buone pratiche” umane e sociali che attraverso la lettura dei quotidiani e dei libri puntano sempre più a coinvolgere gli ospiti della residenza protetta e farli sentire con orgoglio parte attiva della comunità locale. Grazie a chi ha pensato e dato le gambe a questo bellissimo progetto, il nostro ufficio stampa, grazie a chi lo ha finanziato e a tutti i soggetti che a vari livelli sono coinvolti direttamente nella struttura, nelle redazioni dei giornali, mezzi di informazione ed associazioni di categoria ed ordinistiche. Oggi è davvero una bella giornata”. “Il comune attraverso il Servizio Stampa e Agenzia CdcNotizie – ha precisato il capo-ufficio stampa Giorgio Galvani affiancato dal collega Marco Baruffi – si impegna a realizzare e dare risalto attraverso una sezione informativa denominata “notizie d’argento” (con apposita grafica anche nella carta intestata ufficiale dei comunicati stampa diramati dall’agenzia stessa ed uno spazio sul sito istituzionale) relativa ad informazioni, progetti, iniziative, notizie che riguardano a 360 gradi il “pianeta” anziani e la terza età in genere.” Al termine della presentazione del progetto Veronica Marino, portavoce del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, ha consegnato alla Presidente Asp, “Muzi Betti”, Annalisa Lelli alcune copie del libro “Il mondo invisibile e la Casa delle Rose Selvatiche” (Anima Edizioni), di cui lei stessa è autrice, per contribuire all’allestimento della “libreria” realizzata nello spazio della struttura dedicato alla lettura. Il libro narra la storia di “Adelisa, una novantenne che si accorge di non aver mai vissuto veramente”. Roma fa da cornice alla storia, con i suoi luoghi misteriosi e magici, come la Casa delle Rose Selvatiche, dove condivide l’ospitalità con altri anziani, offrendo spunti e occasioni alle vicissitudini dei personaggi che, con apparente casualità, si incontrano intrecciando le loro vite. Adelisa decide di raccontare la sua straordinaria avventura, per renderne partecipi gli altri, e sceglie la narratrice, perché la aiuti a raccontarla.

LA SCHEDA Le originarie Opere Pie Riunite furono istituite dal decentramento, con R.D. 12 aprile 1939, dall’allora esistente Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.) di Città di Castello ad una autonoma Amministrazione denominata Opere Pie Riunite, delle seguenti Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza: 1) O.P. RICOVERO DI MENDICITA’- eretto Ente Morale con R. Decreto del 15 agosto 1875 e regolato da un proprio regolamento Organico del 11 novembre 1876.  Amministrata dalla Congregazione di Carità che ne promosse l’istituzione con deliberazione del 29 febbraio 1872  2) O.P.OSPIZIO CRONICI- istituita dalla Congregazione di Carità di Città di Castello con deliberazione 17 settembre 1904 , approvata dalla Giunta Provinciale Ammnistrativa il 3 novembre 1904 con N. 25538 Div.2° 3) O.P. MUZI BETTI – fondata da Mons. Giovanni Muzi, Vescovo di Città di Castello, e, successivamente, dotata di più largo patrimonio con la fusione e trasformazione di altre istituzioni di Beneficienza, e, in particolare , del lascito dei Fratelli Betti, in forza di Rescritto Pontificio 13 marzo 1852. L’Opera Pia, in base al proprio statuto organico, approvato con R.D. 13 agosto 1865, aveva come scopo il mantenimento e l’educazione dei fanciulli. In sostituzione delle sopra indicate Opere Pie e derivante dalla loro fusione fu istituita una nuova persona giuridica di diritto pubblico denominata “Opera Pia Muzi Betti”, con approvazione del relativo Statuto con D.D. Regione Umbria n. 311 del 21.01.2005, entrato in vigore il 10 marzo 2005, giorno successivo alla sua pubblicazione sul BUR (n.11 del 9.03.2005).  E’ costituita, ai sensi della Legge Regionale 28 novembre 2014, “Azienda dei Servizi alla Persona MUZI BETTI”, derivante dalla trasformazione della IPAB O.P. Muzi Betti, con sede legale in Città di Castello, via delle Terme n.4. L’ Azienda, di seguito denominata A.S.P. è sottoposta alla disciplina di cui al Titolo III della Legge Regionale n.25/2014, nonché alla normativa nazionale vigente in materia. L’Azienda (A.S.P.) è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico senza fini di lucro, di autonomia statutaria, gestionale, contabile e finanziaria nell’ambito dei principi stabiliti dalla L.R. n.25/2014 “Riordino e trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disciplina delle aziende pubbliche dei servizi alla persona”, dai principi costituzionali, dalla leggi dello Stato e dal presente Statuto. Nell’esercizio della propria attività e organizzazione si informa ai principi di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza, nel rispetto del principio dell’obbligo del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio tra costi e ricavi.  L’Azienda opera nel campo dei servizi alla persona e sua finalità primaria è la erogazione di servizi socio sanitari alle persone anziane e adulte in condizioni di disagio, e/o di non autosufficienza, e/o disabilità. A tal fine vengono attuati servizi e svolti interventi rivolti alla prevenzione, alla cura e riabilitazione della non autosufficienza, offrendo, in relazione ai bisogni, risposte articolate; provvede all’accoglimento residenziale dei soggetti per i quali risulti non praticabile il mantenimento nell’ambiente familiare e sociale di appartenenza. Pertanto, garantendo la continuità dei servizi in atto all’approvazione del presente Statuto, potrà, nel rispetto del suo fine istituzionale, assumere iniziative in grado di dare risposte flessibili e diversificate in relazione ai bisogni del territorio. Compatibilmente con le possibilità operative e con le risorse finanziarie disponibili, l’Azienda può intraprendere, nell’ambito dei servizi alla persona, iniziative ed attività strumentali o ulteriori rispetto a quelle rientranti nella finalità primaria. Nell’ambito della propria autonomia, l’Azienda può porre in essere tutti gli atti e negozi, anche di diritto privato, funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali ed all’assolvimento degli impegni assunti in sede di programmazione.  L’Asp Muzi Betti è inserita nel sistema regionale di interventi e servizi sociali definito dalla LR  11/2015 con particolare riferimento alla parte II “servizi sociali” art. 269 ed orienta la propria attività nel rispetto dei principi da questa indicati e concorre alla programmazione sociale, all’organizzazione e gestione delle relative attività, nel rispetto delle normative vigenti.  L’A.S.P. Muzi Betti è autorizzata dal Servizio Direzione Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria per n.90 posti letto di Residenza Protetta. L’inserimento in Residenza Protetta ha la finalità di migliorare la qualità della vita dell’anziano evitandone l’isolamento e l’emarginazione e favorendo la sua integrazione sociale mediante attività di animazione e attività ricreative di stimolo per lo svolgimento di tutte le azioni di vita quotidiane necessarie per il soddisfacimento dei bisogni personali ed importanti per il mantenimento dei rapporti interpersonali. La struttura A.S.P. Muzi Betti è autorizzata per l’erogazione di prestazioni residenziali rivolte ai disabili adulti in struttura di Comunità Alloggio con capacità recettiva di n. 12 utenti. Soggetti residenti di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che siano in possesso della attestazione di handicap grave ai sensi della Legge 104/92 e che presentino una disabilità stabilizzata. L’Azienda è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto dal Presidente e quattro membri.  

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