L’associazione di agricoltori Coldiretti ha in corso una iniziativa al confine con l’Austria per bloccare l’arrivo dei falsi prodotti made in Italy. Con la collaborazione delle forze dell’ordine – scrivono (1) – stanno controllando i tir che vengono dal nord per individuare i truffatori.
Non sappiamo come e perché le forze dell’ordine dovrebbero consentire a dei privati di svolgere funzioni di controllo ad un valico di frontiera Schengen, ma auguri Quello che invece ci preoccupa è che una giusta causa – la lotta alla contraffazione – debba essere rovinata da tanta demagogia. A noi questo presunto servizio doganale delegato agli attivisti della Coldiretti ci ricorda molto un altro blocco che avrebbe dovuto servire ad evitare l’arrivo dei migranti clandestini dal canale di Sicilia: il blocco navale. Obiettivo primario del governo in carica, dopo il suo annuncio, con punte critiche proprio in questi giorni, i migranti che arrivano si sono moltiplicati.
Ora c’è il blocco al Brennero…. temiamo che il risultato sarà lo stesso di quello del blocco navale.
RisultatI?
Per la politica di blocco navale c’è una lunga lista di omissioni di soccorso con una altrettanto lunga lista di cadaveri e cause giudiziali in corso.
Per il blocco del Brennero… abbiamo il timore che le nostre istituzioni siano state utilizzate per propaganda privata e che i risultati – come non potrebbe essere diversamente – non ci sono.
1 – https://www.alimentando.info/coldiretti-al-brennero-per-fermare-il-falso-made-in-italy-1/
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc