La curiosa storia della Madonna Guerriera che salvò la Sicilia

Tra i culti mariani più curiosi della Sicilia (e del mondo), c’è quello legato alla Madonna delle Milizie, di solito rappresentata a cavallo con in mano la spada sguainata, intenta a combattere le armate saracene. Tale culto è legato ad un episodio che mescola storia e leggenda, che vide Maria apparire in battaglia, al fianco delle truppe normanne di Ruggero, permettendo loro di conquistare una insperata vittoria contro i loro avversari.

Ecco tutta la storia. La leggenda della Madonna delle Milizie

Questa vicenda ha luogo nel 1091, nella Sicilia sud orientale, dove le truppe normanne erano impegnate a fronteggiare una delle temibili incursioni dei saraceni, che avevano intenzione di riconquistare l’isola. Nei pressi di Donnalucata, i soldati di Ruggero d’Altavilla stavano affrontando una battaglia decisiva, contro gli arabi dell’emiro Belcane. Lo scontro era aspro e le armate musulmane combattevano con impeto e slancio incontenibili. Nel momento in cui tutto sembrava perduto e i normanni stavano per soccombere, ecco un’improvvisa apparizione. Da un’enorme nuvola splendente, una formidabile guerriera a cavallo si gettò nella mischia armi in pugno, gettando scompiglio tra le armate saracene e permettendo ai difensori di ottenere un’insperata vittoria.
Chi era quella donna? Naturalmente la Madonna, giunta in soccorso grazie alle invocazioni dei soldati morenti sul campo di battaglia. Questa storia è in realtà una straordinaria leggenda ricca di elementi simbolici, tanto forte da scatenare un culto sentitissimo soprattutto nel paese di Scicli, dove ogni anno si tiene un’elaborata rappresentazione in costume che rievoca la storica battaglia medievale. Il culto della Madonna Guerriera Contrariamente a quanto molti pensano, il nome di Maria S.S. delle Milizie non è dovuto all’aspetto guerriero della Madonna, bensì al luogo in cui avvenne la leggendaria battaglia, ovvero la contrada dei “Mulici”. Quindi il nome originale di Maronna ri Mulici è stato poi grossolanamente italianizzato nella sua forma attuale. Il culto religioso legato a questa figura, non sarebbe in realtà risalente all’epoca normanna, visto che la leggenda appare per la prima volta in uno scritto del ‘500, epoca in cui in Sicilia, e in tutta l’area del Mediterraneo, imperversava la paura dei pirati Turchi e delle loro incursioni sulla terraferma. Dunque fu probabilmente in questo ambito che la leggenda prese piede, esortando i siciliani a difendere le proprie coste in nome della cristianità e con l’aiuto della Madonna. Così questo culto unico al mondo prese piede e tutt’ora sopravvive. Tra le varie rappresentazioni di questa Madonna guerriera, la più famosa è quella della statua settecentesca, realizzata in legno, cartapesta, capelli umani e altri materiali misti, che ogni anno viene portata in processione per le strade di Scicli nell’ultimo sabato di maggio. In questa occasione si tiene anche la famosa rievocazione in costume della battaglia dei Mulici, di cui si ha notizia sin dal XVIII secolo. Un’ultima curiosità, l’immagine della Madonna delle Milizie, convive con un’altra particolarissima immagine sacra, quella del cosiddetto Cristo in Gonnella, che si trova sempre a Scicli nella chiesa di San Giovanni Battista. Una buona occasione per vedere due inusuali rappresentazioni in un’unica visita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.