la zona dell’inceneritore continua a puzzare e la raccolta differenziata è ferma al palo. Il Sindaco candidato in Europa e la vicesindaca candidata in pectore per le prossime amministrative dicano qualcosa ai cittadini e alle cittadine Dichiarazione Francesco Romizi, Capogruppo Arezzo 2020, Consiglio Comunale Arezzo
“La Tari aumenta per i cittadini di Arezzo del 5% ma i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti non migliorano. Perché si registra annualmente questo cortocircuito? La tradizionale raccolta stradale non permette ai rifiuti di diventare una potenziale risorsa, cosa che invece accadrebbe con un’adeguata valorizzazione della raccolta differenziata porta a porta. Che l’attuale amministrazione creda poco a questa modalità lo dimostra il fatto che laddove è stata introdotta il servizio resta comunque insufficiente. Arezzo inoltre, come noto, è sede d’impianto: di questo, si ragiona oramai in termini di espansione, sia per la termovalorizzazione che per il compostaggio. Di conseguenza si attraggono sempre più rifiuti sia indifferenziati che organici ben al di là dei confini provinciali. I cittadini di San Zeno, Poggiola e Chiani ne sanno qualcosa. A proposito di queste frazioni, un’indagine epidemiologica e scientifica condotta alcuni anni fa aveva evidenziato la presenza di criticità ambientali e sanitarie e invitato le amministrazioni a un contenimento degli impatti. Adesso, si prefigura invece il contrario. E le conseguenze non sono solo legate ai cattivi odori ma all’aumento del rumore, del traffico e di conseguenza dell’inquinamento da anidride carbonica. Il Comune di Arezzo avrebbe una risorsa, in qualità di sede d’ impianto, ovvero l’indennità di disagio ambientale pari a circa 750.000 euro. Perché non la destina a interventi di mitigazione e miglioramento ambientale delle zone che subiscono la presenza del termovalorizzatore? Insomma, nonostante i propositi sbandierati e al di là della Tari, che comunque pesa di più sulle tasche degli aretini grazie anche ai voti di un’Ato a trazione centro-destra e a guida Ghinelli, sono le politiche ambientali di questa amministrazione nel loro complesso a dimostrare la loro inadeguatezza e a confermare che in questi anni da parte della giunta è stata fatta solo propaganda”.