Le intercettazioni del presidente della Liguria Giovanni Toti, arrestato per corruzione, e le telefonate con Signorini: «Le spiagge libere? Mettiamoci un piede dentro» è ai domiciliari per corruzione. L’accusa: “Favori in cambio di finanziamenti”
Custodia in carcere per Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e Savona, “retribuito con soggiorni di lusso ed escort”. Ai domiciliari anche l’imprenditore portuale Aldo Spinelli e Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione: secondo l’accusa, ha promesso posti di lavoro in cambio dei pacchetti di voti di Cosa nostra alle Regionali 2020 Giovanni Toti è stato arrestato martedì mattina dalla Guardia di finanza. Il governatore ligure, sottoposto agli arresti domiciliari, è accusato dalla Procura di Genova di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari a doveri d’ufficio, nonché di corruzione elettorale. Nell’operazione – un terremoto giudiziario sulla maggioranza di centrodestra che guida la Liguria dal 2015 – sono state disposte misure cautelari per altri due big: l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato e direttore generale della multiutility Iren, e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, ex presidente dei club di calcio del Genoa e del Livorno. Signorini è stato sottoposto alla custodia in carcere, Spinelli agli arresti domiciliari. A entrambi, nonchè a Roberto Spinelli – figlio di Aldo, sottoposto alla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale – sono state sequestrate disponibilità finanziarie e beni per un valore complessivo di circa 570mila euro. L’ordinanza, firmata dalla gip Paola Faggioni, è stata notificata a Toti in un hotel di Sanremo: alle 11, infatti, il governatore avrebbe dovuto partecipare a una conferenza stampa con Flavio Briatore per la presentazione del nuovo “Twiga” (il celebre stabilimento balneare versiliano) a Ventimiglia.