Scoperte due nuove specie di conchiglie dal museo di scienze naturali Malakos

Una è stata dedicata al cavalier Valentino Mercati, fondatore di Aboca, azienda nel mercato degli integratori alimentari e dispositivi medici per la salute, con il nome di “Benthomangelia mercatii”, quale dovuto riconoscimento per il suo decennale impegno nello sviluppo economico e sociale dell’Alta Valle del Tevere anche in ambito scientifico-naturalistico.

Pescate nelle Filippine a profondità che vanno dai 60 ai 500 metri, queste due nuove specie sono state scoperte dagli studiosi del Museo Malakos di Città di Castello, la più grande ed unica collezione privata di conchiglie con oltre 600.000 esemplari.     Città di Castello. Scoperte due nuove specie di conchiglie dal museo di scienze naturali Malakos: una è stata dedicata al cavalier Valentino Mercati, fondatore di Aboca, azienda nel mercato degli integratori alimentari e dispositivi medici per la salute, con il nome di “Benthomangelia mercatii”, “quale dovuto riconoscimento per il suo decennale impegno nello sviluppo economico e sociale dell’Alta Valle del Tevere anche in ambito scientifico-naturalistico”. Pescate nelle Filippine a profondità che vanno dai 60 ai 500 metri, queste due nuove specie sono state scoperte dagli studiosi del Museo Malakos di Città di Castello, la più grande collezione privata di conchiglie con oltre 600.000 esemplari.  Nei materiali che ricercatori locali hanno inviato al museo per studi particolareggiati, fra le migliaia di esemplari di piccole conchiglie di profondità già conosciute, gli specialisti del Museo Malakos hanno individuato un numero ristretto di esemplari misconosciuti che, dopo un attento confronto con tutte le altre specie similari conosciute per gli altri mari di tutto il mondo e come avallato anche dal World Mollusca Base, si è potuto stabilire con certezza che si trattava di due specie non ancora conosciute dalla scienza. Nella pubblicazione apparsa in questi giorni sulla prestigiosa rivista internazionale “Bollettino Malacologico”, organo ufficiale della Società Italiana di Malacologia, una di queste due specie è stata dedicata appunto al Cavalier Valentino Mercati, con il nome di Benthomangelia mercatii”. Scoperte e dediche particolari che investono il mondo dell’economia e delle imprese che vanno ad arricchire ulteriormente un museo di scienze naturali unico nel suo genere interamente dedicato alle conchiglie che allarga i suoi orizzonti e partendo dal mare racconta l’evoluzione e la vita sulle terra di tutte le specie viventi. Dall’antichità ai tempi nostri, dallo spazio alle viscere del pianeta, basta una conchiglia per carpire i segreti dell’Universo divertendosi. Questa la nuova ed unica nel suo genere mission del museo Malakos di Città di Castello, la più grande collezione privata di conchiglie con oltre 600.000 esemplari che dallo scorso anno ha inaugurato il nuovo percorso espositivo, con incredibili reperti che risalgono all’alba dell’uomo. Il filo conduttore della nuova esposizione e del museo Malakos, come è stato precisato dall’assessorato alla Cultura del comune di Città di Castello, dalla direttrice del museo, Debora Nucci, dal Professor, Gianluigi Bini, luminare della malacologia, Curatore del museo e responsabile scientifico e da Beatrice Santucci, ricercatrice associata,  “è la conchiglia, parte per un viaggio attorno al mondo e nelle ere passate per incontrare nuovi animali, piante, fossili e raccontare una storia straordinaria. Un percorso tutto nuovo che porta il visitatore ad esplorare luoghi lontani ed epoche remote”.  Il Museo Malakos utilizza 6 diverse sale e percorsi per un’esplorazione a tutto tondo del pianeta terra e della natura. Ad ogni sala è abbinata una visita guidata e un laboratorio pratico prenotabili con le nostre biologhe e con il paleontologo. Sono previste anche singole vetrine dedicate agli specialisti su Pleurotomarie, rarissime da vedere soprattutto tutte insieme, e Murici, vetrine temporanee che cambieranno periodicamente per illustrare le famiglie di molluschi più particolari, rivolte ad un pubblico di specialisti ed esperti. Il tutto accompagnato da workshop e convegni annuali che richiameranno esperti da tutta Italia. Nuovi pacchetti gite in collaborazione con il Centro delle Tradizioni Popolari saranno prenotabili: si potrà imparare a fare la pasta fatta a mano al mattino, pranzare o far merenda nel parco secolare o nell’antica cucina per poi tuffarsi al Museo Malakos con i laboratori sulla natura e la conservazione. Diversi menù attendono i visitatori in collaborazione con forni, pasticcerie e gelaterie locali. Ma non è tutto sarà anche possibile acquistare artigianato locale nel bookshop del museo (Busatti, Lalì creative leather, Illusione Fantasy, Sanventura, Coccinella Gioelli), per un servizio a 360 gradi all’interno di una delle ville più suggestive del nostro territorio, Villa Capelletti a Garavelle.Il Museo di Scienze Naturali “Malakos”, è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 –  075.8552119. www.malakos.itinfo@malakos.it, FB e IG: museo malakos. Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione dei fotografi Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Google Arts ad Culture: Museo malakos.

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