AREZZO – C’è un nuovo problema per la Strada Regionale 71, si chiama LUPO, e le istituzioni sono assenti o addirittura lo promuovono. Ore 08.00 circa del 22 maggio 2024, in località Sant’Anastasio (AR), Strada Regionale 71, un nostro concittadino cinquantasettenne che si stava recando al lavoro alla guida del suo scooter, si è trovato davanti ben due lupi che hanno invaso la carreggiata. Uno di questi l’ha evitato, l’altro purtroppo no. Nell’impatto con il lupo, deceduto sul colpo, lo sfortunato motociclista ha perso il controllo del mezzo ed è finito nella corsia opposta,schiantandosi contro un’auto che proveniva nel senso contrario.
iL malcapitato è andato a sbattere contro il parabrezza dell’auto, riportando delle fratture ed escoriazioni, per la dinamica dell’accaduto si può tranquillamente dire che si è sfiorata la ragedia. lL sinistro è avvenuto a meno di 200m da dove, a febbraio di quest’anno, un altro lupo aveva causato un altro incidente stradale. n un anno, nella quindicina di chilometri che intercorrono tra la Località Ripa di Olmo (AR) e Castiglion Fiorentino, il Comitato Emergenza Lupo ha rilevato almeno incidenti stradali causati dai lupi. Per essere precisi, questo numero rappresenta solo i casi di cui siamo stati informati, perché il dato reale ai cittadini non è dato di saperlo. Quando il lupo investito viene segnalato alle autorità, sul posto arriva come un fulmine l’incaricato del recupero dei selvatici e se lo
porta via. .occhio non vede, cervello non ragiona… Su quanti siano i lupi che causano incidenti stradali nessuno sa nulla e nessun dato viene comunicato, l’immagine del lupo va sempre tutelata, è un’icona sexy che frutta troppi interessi economici. Di norma gli incidenti causati dai lupi non vengono denunciati e quando un utente della SR71 impatta con un lupo, per paura delle ritorsioni animaliste (e non solo) fa finta di niente, ripara l’auto a sue spese e subisce l’ingiustizia. in silenzio. Lo scooter della vittima dell’incidente Per chi ha la memoria corta vogliamo ricordare la “caccia all’uomo” del marzo 2023, quando i social ed i media filoanimalisti si sono scatenati per individuare chi aveva avuto un incidente con il lupo in località Il Matto (AR). Il povero guidatore non è stato visto come una vittima che si è trovato un lupo laddove non doveva esserci, ma è stato dipinto come un “pirata della strada”, un assassino del lupo. Solo un pazzo si sarebbe fatto avanti. In un caso successivo i Carabinieri Forestali hanno persino svolto delle indagini, per cercare di individuare il “responsabile” dell’incidente. Per dovere di cronaca dobbiamo rappresentare che i Carabinieri sono partner dei progetti europei “Life”, che promuovono la diffusione dei lupi, anche nelle aree antropizzate (“Concrete actions for maintaining wolves wild in anthropogenic landscapes of Europe”
Reference: LIFE21-NAT-IT-LIFE-WILD- WOLF/101074417).
Alla luce del fatto che il lupo non è a rischio di estinzione da almeno 20 anni e che la sua tutela oggi è solo ideologica e politica, verrebbe da domandarsi se non sorga un conflitto di interessi tra la la tutela della sicurezza pubblica e la promozione ad oltranza di questo grande predatore. Quando muoiono così tanti lupi, causando incidenti stradali, non vi viene il dubbio che forse sono davvero troppi?
Davvero dobbiamo affidarci agli incidenti stradali per il contenimento di questi
RANDAGI DI STATO?
Il lupo che ha causato l’incidente