Emerge ancora dalle acque durante i periodi di siccità, un suggestivo villaggio le cui mura, ormai in rovina, raccontano una storia di ben 2000 anni Sperduto tra i monti Gerês e Amarela, nella regione portoghese del Minho, emerge ancora dalle acque durante i periodi particolarmente secchi, un suggestivo villaggio le cui mura, ormai in rovina, raccontano una storia di ben 2000 anni.
Si tratta di Vilarinho da Furna (o Vilarinho das Furnas), frazione del comune di Terras de Bouro nel distretto di Braga in Portogallo. Oggi, viene definito come “villaggio comunitario estinto“, sommerso dalle acque dell’omonimo bacino idrico, ma non è proprio così: infatti, i resti che tuttora si conservano, porte, finestre e antiche mura, ne mantengono viva la memoria. La storia del villaggio portoghese oggi sott’acqua Non esistono elementi certi per datare la fondazione di Vilarinho da Furna, tuttavia, fonti orali riportano che il villaggio venne fondato dai Romani nel I secolo d.C. e che prosperò nel corso dei secoli vantando una grande ricchezza etnografica. Poi, nel 1967, quando contava quasi 300 abitanti distribuiti su 80 case, iniziò la costruzione di una diga per fornire energia idroelettrica a tutta la regione. Fu in quel momento che il destino di Vilarinho da Furna cambiò radicalmente: tra le proteste, la Compagna elettrica pagò i residenti per abbandonare le loro case, poiché il nuovo bacino avrebbe sommerso completamente l’antico villaggio allagando le aree del fiume Homen.