SANSEPOLCRO – Gestione del verde urbano. Argomento sensibile, che sta a cuore all’Amministrazione comunale e che si sta sviluppando secondo strategie ben precise in un percorso che tiene conto di aspetti contingenti, di relazioni prodotte da esperti del settore, di progetti futuri.
“Solo il pensare che il Comune abbia proceduto con abbattimenti di piante in viale Vittorio Veneto” afferma il consigliere delegato all’ambiente Alessandro Bandini “senza le dovute cautele e senza le necessarie autorizzazioni, è asserzione contraria alla logica e alla buona fede.
Gli abbattimenti eseguiti sono la conseguenza di valutazioni tecniche eseguite da più aziende che abbiamo interpellato sull’argomento, e da più periti che hanno verificato a fondo lo stato delle piante, ben documentato del resto dalle immagini fornite. Quindi, anche con il via libera della Soprintendenza ci siamo mossi in questa direzione, in virtù dell’obiettivo prioritario della sicurezza e della tutela di persone e cose”.
“Come sindaco ho a cuore il verde pubblico, e chi mi conosce lo sa” dichiara il primo cittadino Fabrizio Innocenti “ci sono però situazioni che vanno affrontate con coraggio istituzionale, anche rispetto a gestioni amministrative precedenti che hanno preferito far slittare le necessarie decisioni. Quelle piante erano a forte rischio caduta e pericolose per l’incolumità pubblica, ce lo hanno confermato più relazioni scritte e dettagliate di tecnici da noi responsabilmente contattati e incaricati. Ma assieme all’abbattimento abbiamo elaborato un preciso piano per la ripiantumazione. Saranno 23 i nuovi alberi che saranno collocati in via Vittorio Veneto. Quando la fine dei lavori nell’area ce lo consentiranno e quando ce lo consentirà anche la natura, che prevede tempi precisi per piantare alberi. Ma ci saranno, senza se e senza ma. Così come saranno ripiantumati altri alberi in diverse zone cittadine”.
“Sono state eseguite numerose prove strumentali dei tronchi o in quota degli alberi” commenta l’assessore Riccardo Marzi “Perché quelli che sembravano sani alla base avevano comunque cavità in quota verificate dietro precise tomografie, autentiche Tac sulle piante. Un accenno va fatto anche sulle manutenzioni eseguite in viale Fatti e via Macchiavelli. Contrariamente a chi parla in modo improprio di capitozzature, abbiamo sviluppato tecniche di intervento completamente diverse e cioè potatura a sfalcio dei rami più grandi ma assolutamente non capitozzati. Quella della capitozzatura è una tecnica antica, risalente al Borgo dai primi decenni del Novecento, applicata al verde urbano importandola dalle attività agricole. Una tecnica che genera nel tempo difficoltà nel recupero strutturale della chioma più naturale possibile. Sia in viale Fatti che in via Macchiavelli abbiamo quindi adottato una tecnica diversa, effettuando una potatura di riduzione della chioma meno drastica, con il cosiddetto taglio di ritorno o nodale. In ultimo, le criticità manifestate relativamente all’ingombro stradale di viale Fatti per i ricacci alla base dei fusti, sono state prontamente superate mediante il taglio della vegetazione eccedente, restituendo l’originaria dimensione alla viabilità”.