Il presidio della polizia municipale di piazza Guido Monaco si dota di un defibrillatore semi-automatico DAE, dono del Lions club Arezzo Host e del Lions club Arezzo Mecenate.
A ricevere lo strumento elettromedicale, in grado di ripristinare in casi di necessità la normale funzionalità cardiaca, è stata l’assessore Monica Manneschi: “prima di tutto, un ringraziamento va a chi ha promosso questa iniziativa che ci consente di disporre di un’ulteriore postazione salva-vita in un punto centrale e molto frequentato da studenti, cittadini e turisti, a pochi passi dalla stazione e dal capolinea degli autobus. Arezzo si conferma non solo una comunità solidale e generosa ma anche la città più cardio-protetta d’Italia. È nell’interesse dell’amministrazione comunale continuare a incrementare il numero dei defibrillatori per garantire sicurezza e incolumità pubblica”.
“È la prima postazione pubblica di defibrillazione in centro – ricorda il comandante della PM Aldo Poponcini – un esempio concreto di polizia di prossimità. Sono 10 gli agenti già istruiti a seguito di un’apposita formazione”.
“Ma anche chi non ha fatto alcun corso – ha precisato Simone Nocentini, direttore della centrale 118 – è autorizzato a utilizzare un defibrillatore purché chiami preventivamente il numero di emergenza 112. Riceverà da un operatore adeguate istruzioni e si tutelerà anche da un punto di vista legale”.
Alla consegna erano presenti i presidenti dei Lions club coinvolti: Franco Pagliucoli e Alessia Biasella. “La presenza di un ufficio della polizia municipale posizionato in pieno centro – dichiara il presidente Lions club Arezzo Host Franco Pagliucoli – ci offre l’opportunità, come Lions, di essere attenti ai bisogni della comunità. Collaborazione interistituzionale e valorizzazione del principio di sussidiarietà assicurano il perseguimento dell’interesse comune tra pubblico e privato”. Alessia Biasella, presidente Lions Mecenate e medico, ha evidenziato che oltre l’80% degli arresti cardiaci a casa, negli uffici pubblici, nelle strade, al lavoro avviene senza segnali premonitori: “per questo è importante contribuire alla diffusione dei defibrillatori semi-automatici che, esonerando dalla diagnosi, possono essere utilizzati da chiunque abbia ricevuto una semplice attività di addestramento. In caso di arresto cardiaco l’intervento nei primi minuti è essenziale: avere subito a disposizione un defibrillatore DAE può essere davvero decisivo”.
La postazione è dotata di teca allarmata, predisposta per assicurare le migliori condizioni di temperatura e censita nel database cartografico della Centrale operativa 118 Arezzo. La morte cardiaca improvvisa ogni anno colpisce in Italia oltre 70.000 persone.