Continua l’onda lunga del black out informatico peri un cosiddetto aggiornamento dei sistemi Microsoft non andato a buon fine. Centinaia di migliaia di passeggeri ancora in giro per il mondo in attesa di essere rispediti alle loro destinazioni.
Serenamente tutti i grandi media continuano a raccontarci di questo errore, col supporto di esperti più o meno tali e con un un unico comune denominatore: vaghezza. Che se invece fosse stato un hackeraggio…. tranquilli, anche al di là dei più o meno variopinti e credibili racconti complottisti, NON LO SAPREMO MAI. Ve l’immaginate per aziende private che tengono in mano le principali amministrazioni economiche e politiche di tutto il mondo, se dovessero riconoscere di aver ricevuto un’intrusione nei loro sistemi… va bene l’errore (che già di per sè non è poco) ma se fosse stato un black out voluto…. insomma ci siamo spiegati e, per l’appunto, NON LO SAPREMO MAI. Intanto cominciano ad arrivare le prime richieste dei viaggiatori vittime che, alla richiesta di indennizzi e danni, si sono sentiti rispondere che non è colpa delle compagnie aeree, per cui, a parte la riprotezione su altri voli e l’assistenza financo di alberghi, oltre non riescono ad ottenere..
MA LA LEGGE, PER I VETTORI CHE HANNO SEDE IN UN PAESE COMUNITARIO, DICE PROPRIO IL CONTRARIO perchè, a meno che non si tratti di un problema specifico legato allo specifico volo, quando i sistemi generali di controllo e organizzazione saltano, le norme e gli indennizzi previsti dalle disposizioni europee valgono.
Per cui
Negato imbarco (overbooking), cancellazione
Se non si accetta di rinunciare alla partenza in cambio di soldi, si ha diritto:
– al rimborso del prezzo del biglietto o ad un nuovo volo che stia bene al passeggero;
– assistenza: pasti e bevande e, se c’è da aspettare, albergo e trasferimenti;
– compensazione pecuniaria: 250 euro per i voli inferiori a 1.500 Km, 400 euro per i voli superiori a 1.500 km; 600 euro per i voli superiori a 3.500 km (compenso che diminuisce del 50% se l’orario di arrivo del nuovo volo non superi rispettivamente le due, tre o quattro ore). Rimborso in contanti o altro, decide il passeggero. Compensazione non dovuta se il passeggero è stato informato almeno due settimane prima della partenza.
Ritardo del volo
I diritti sono gli stessi di overbooking e cancellazione, ma valgono per ritardi:
– di almeno due ore per i voli fino a 1500 Km
– di almeno tre ore per i voli fino a 3.500 Km
– di almeno quattro ore per i voli superiori a 3.500 Km.
Per le compensazioni pecuniarie sul ritardo del volo non c’è automatismo, ma vanno chieste e, nel caso, fare causa alla compagnia aerea (confortati da una sentenza della Corte di Giustizia europea).
Se la compagnia offre una sistemazione in una classe superiore a quella prevista dal biglietto aereo il passeggero NON e’ tenuto al pagamento di supplementi. Se si viene sistemati in una classe inferiore, invece, spetta un rimborso.