Il “mare” in una stanza dell’ospedale

I colori delle conchiglie e della sabbia, di stelle e cavallucci marini ed altri esseri viventi di acqua dolce e salata per regalare un sorriso ai bambini ricoverati in pediatria. Ha preso il via all’ospedale di Città di Castello, la prima esperienza in Italiache punta a far vivere e ricreare all’interno delle stanze di degenza, gli ambienti naturali di tanti racconti dei bambini ed in particolar modo il mare e gli scenari acquatici con l’aria salubre e i colori riposanti che sono da tempo conosciuti come coadiuvanti nei percorsi di rilassamento e guarigione

Il “mare” in una stanza dell’ospedale: i colori delle conchiglie e della sabbia, il suono delle onde che vanno a sbattere sugli scogli, la magia della natura, di stelle e cavallucci marini ed altri esseri viventi di acqua dolce e salata per far vivere momenti indimenticabili ai bambini ricoverati in pediatria. Ha preso il via da oggi all’ospedale di Città di Castello, la prima esperienza in Italiacon reperti museali veri, che punta a far vivere e ricreare all’interno delle stanze di degenza, gli ambienti naturali di tanti racconti ed esperienze di vita dei bambini ed in particolar modo il mare e gli scenari acquatici con l’aria salubre e i colori riposanti che sono da tempo conosciuti come coadiuvanti nei percorsi di rilassamento e guarigione. Stare a contatto con la natura, passeggiare in riva al mare, ma più banalmente toccare la sabbia con le mani nude, raccogliere conchiglie permette di ritornare alle origini e calmare la mente. Dopo la firma, questa mattina, della convenzione fra Ausl Umbria 1 e l’ODV, “associazione “Malakos”, (che gestisce per conto del comune, il polo scientifico e museale più grande di Europa, collezione privata malacologia con oltre 600mila conchiglie catalogate e tanto altro),  per attività ricreativa presso la UOC di Peditaria dell’ospedale, per la durata di un anno, secondo un programma stabilito, la direttrice e responsabile didattica del polo scientifico e museale “Malakos”, Debora Nucci e la educatrice museale e progettista, Beatrice Santucci, insieme ad altre figure professionali adeguatamente formate e al personale medico e sanitario del reparto, entreranno, camera per camera, con il loro trolley azzurro che piano piano rivelerà conchiglie, stelle marine, wind chimes, strumenti musicali di conchiglie e sabbie abissali da guardare con la lente di ingrandimento. Racconteranno delle storie poi i bambini se vorranno potranno disegnare su dei segnalibri, il racconto che hanno amato di più. Il segnalibro rimarrà a loro con il logo di Malakos come ricordo di un periodo della loro vita trascorso in ospedale con il sorriso e tante meraviglie scoperte giocando. “Ci aspettiamo un percorso denso di emozioni e di arricchimento personale, andremo in ospedale per regalare momenti di gioia e raccontare storie di mare e di animali marini – sappiamo che sarà un lavoro non sempre facile, ma con passione e dedizione daremo sempre il massimo, porteremo insomma il nostro mare in una stanza”, questo il commento della direttrice di “Malakos”, Debora Nucci che con la sua collega, Beatrice Santucci non vede l’ora di intraprendere questo nuovo percorso. Grazie al contributo della dottoressa, Myriam Muracchini, della Clinica Veterinaria Lupo Alberto di Vergato in provincia di Bologna, il museo e l’associazione che lo gestisce  hanno potuto iniziare questa inedita esperienza che avrà per ora la durata di un anno  e potrà crescere se ci saranno donazioni da altri cittadini o aziende che come la dottoressa Myriam che credono nel lavoro svolto dalle professioniste del museo. “Sono felicissima di contribuire alla realizzazione di questo progetto a favore dei bambini ricoverati nel reparto pediatrico –  ha spiegato Muracchini – ringrazio Debora e Beatrice per l’impegno, la professionalità e la passione  che stanno dimostrando nel portare avanti questo ed altri  progetti. Sono un medico veterinario che da anni si occupa della cura di piccoli animali, all’interno della clinica, con i miei collaboratori cerchiamo di prenderci cura della salute fisica e psichica dei nostri piccoli pazienti.
Questo progetto, il mare in una stanza, in modo particolare mi vede particolarmente favorevole, perché la stimolazione sensoriale libera la mente e attraverso la fantasia, può aiutare questi bambini ad evadere, anche se solo per poche ore, dalle mura dell’ospedale.” Un progetto che è stato accolto con grande entusiasmo da tutta la struttura ospedaliera ed in particolare dal reparto di Pediatria che si appresta a fare da “apripista” e metterlo in pratica con il suo corridoio variopinto e le porte “millecolori” di ingresso alle camere di degenza dei piccoli pazienti, una di queste proprio con l’azzurro e i simboli del mare. “Ringrazio la dottoressa, Debora Nucci, direttrice del museo Malakos e la dottoressa, Myriam Muracchini, finanziatrice del progetto. Sono certo che i bambini ricoverati in pediatria vivranno momenti bellissimi, sulle ali della fantasia, nello scoprire le fantastiche forme delle conchiglie e degli animali sottomarini, inserite all’interno di una avvincente narrazione di storie e favole di mare”, ha sottolineato il direttore del Dipartimento Materno Infantile aziendale, Guido Pennoni. “Abbiamo accolto con molto piacere, la proposta di organizzare, presso la Pediatria del nostro ospedale, dei laboratori a favore dei pazienti ricoverati, tramite l’associazione Malakos. La peculiarità di questo progetto, secondo me, risiede nel fatto che è rivolto anche a ragazzi un po’ più grandi, affetti spesso da patologie croniche, che richiedono un periodo di ospedalizzazione più lungo. Il lavoro dei volontari dell’associazione  Malakos, avrà quindi  un duplice scopo:  quello di guidare  i pazienti alla scoperta di materiale antropologico del passato, come le conchiglie e quello di offrire un momento di svago per allietare le lunghe giornate di ricovero ai pazienti stessi. Grazie a tutti i volontari dell’associazione da parte degli operatori sanitari e dai pazienti della pediatria”, ha aggiunto il coordinatore della UOC di Pediatria, Alfredo Baldicchi. “A nome della Direzione di Presidio e Aziendale  ringrazio  il polo scientifico e museale Malakos per aver espresso la volontà di stringere la collaborazione con il nostro ospedale  ed in particolar modo con la UO Pediatria. Le attività che svolgeranno porteranno, oltre che sollievo ai bambini, ragazzi ricoverati e alla loro famiglie, anche il modo di conoscere il mondo marino che invita a sognare ed è la terapia giusta per la mente e per il corpo, per rilassarsi e ritrovare la giusta energia per recuperare”, ha evidenziato il direttore sanitario dell’ospedale di Città di Castello, Silvio Pasqui. “Chi sarà mai il bambino che, camminando sulla battigia e trovando una conchiglia, non la raccoglierà e, quasi inconsapevolmente, se la porterà all’orecchio. Questo semplice gesto avrà un esito inimmaginabile: la meraviglia si dipingerà sul viso del bambino che, come illuminandosi, vedrà lo stupore trasformarsi in gioia.
Chi ha avuto la fortuna di viaggiare per il mondo, ovunque vicino al mare avrà visto bambini raccogliere e giocare con le conchiglie. Le guardano meravigliati come fossero delle scatole magiche, dalle quali escono suoni, sabbia, sassolini e, qualche volta, anche dei piccoli granchiolini che scappano via infastiditi. Lucide e colorate od irte di spine, le loro forme accendono subito l’innocente fantasia del bambino ed è quasi incredibile aver visto bambini europei nel sud della Spagna che facevano lo stesso gioco dei bambini delle popolazioni aborigene dell’Australia: costruivano con le conchiglie delle piccole città immaginarie”, ha raccontato al termine della presentazione del progetto, Gianluigi Bini, 73 anni, biologo fiorentino trapiantato da oltre 25 anni a Città di Castello, un’autorità in materia (Aubry, noto malacologo di fama mondiale gli ha dedicato una specie, “Cinguloterebra binii” per il grande contributo apportato alle scienze malacologiche) fondatore della più grande collezione privata di conchiglie da tutto il mondo, oltre 650mila pezzi catalogati, “Malakos”, da  anni uno dei maggiori poli scientifici punto di riferimento a livello internazionale. Soddisfazione ed orgoglio anche sui volti e dichiarazioni degli assessori alla Cultura e alle Politiche Sociali del comune di Città di Castello, Michela Botteghi e Benedetta Calagreti, che fin dal primo momento della sua costituzione hanno sempre sostenuto le numerose iniziative e progetto di grande livello scientifico, culturale e sociale, portate avanti nel tempo dal qualificato staff di “Malakos”, unico museo di scienze naturali interamente dedicato alle conchiglie che dallo scorso anno ha allargato i suoi orizzonti e partendo dal mare racconta l’evoluzione e la vita sulle terra di tutte le specie viventi. “Oggi è una giornata speciale, bella, dove la scienza incontra la medicina e lo fa con il cuore e l’amore dei protagonisti di questo straordinario progetto che ne siamo sicure regalerà sorrisi e ricordi indelebili ai piccoli pazienti di questo reparto. Grazie a tutti voi da oggi la nostra comunità si arricchisce di uno strumento di umanità, gioco e apprendimento destinato a far scuola ovunque”, hanno concluso Botteghi e Calagreti.

LA SCHEDA – MALAKOS 

Il museo presso Villa Cappelletti è il frutto del lavoro pluridecennale del biologo Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d’adozione, che ha raccolto e studiato circa 15mila specie diverse, provenienti da ogni angolo del mondo, dal Polo Nord al Mare Adriatico: attualmente è gestito dall’associazione “Malakos” dalla direttrice e responsabile didattica del polo scientifico e museale, Debora Nucci e la educatrice museale e progettista, Beatrice Santucci.  Unico museo di scienze naturali interamente dedicato alle conchiglie la guida e il motivo conduttore del nuovo allestimento di Malakos che allarga i suoi orizzonti e partendo dal mare racconta l’evoluzione e la vita sulle terra di tutte le specie viventi. Dall’antichità ai tempi nostri, dallo spazio alle viscere del pianeta, basta una conchiglia per carpire i segreti dell’Universo divertendosi. Malakos a Città di Castello è la più grande collezione privata di conchiglie con oltre 600.000 esemplari.  Il filo conduttore della nuova esposizione è la conchiglia, che parte per un viaggio attorno al mondo e nelle ere passate per incontrare nuovi animali, piante, fossili e raccontare una storia straordinaria. Un percorso tutto nuovo che porta il visitatore ad esplorare luoghi lontani ed epoche remote.  Si parte dalla stanza della Malacologia come campo base per innumerevoli scoperte, con la conchiglia che conduce per gli oceani con il Percorso blu e nei deserti e foreste con la sala della Terra; poi un tuffo nel passato con i reperti fossili, le ammoniti ed un percorso nelle viscere della terra grazie a minerali scintillanti nella sala di Geologia. Un’esposizione di Antropologia che mostra pezzi originali che fanno parte del nostro lontano passato, per emozionare con gli strumenti maneggiati dai nostri antenati ed infine un percorso immersivo dove coinvolgere tutti i sensi grazie alla Mostra sensoriale. Parole d’ordine “scoperta ed emozioni!” Il Museo Malakos utilizza 6 diverse sale e percorsi per un’esplorazione a tutto tondo del pianeta terra e della natura. Ad ogni sala è abbinata una visita guidata e un laboratorio pratico prenotabili con le nostre biologhe e con il paleontologo. Sono previste anche singole vetrine dedicate agli specialisti su Pleurotomarie, rarissime da vedere soprattutto tutte insieme, e Murici, vetrine temporanee che cambieranno periodicamente per illustrare le famiglie di molluschi più particolari, rivolte ad un pubblico di specialisti ed esperti. Il tutto accompagnato da workshop e convegni annuali che richiameranno esperti da tutta Italia. Nuovi pacchetti gite in collaborazione con il Centro delle Tradizioni Popolari sono prenotabili.  Le curiosità. Sala di Malacologia: è la base del viaggio, alla scoperta dei molluschi e delle conchiglie che producono. Si possono conoscere le varie famiglie e come cambia la conchiglia se sottoposta a stress ambientali ed inquinamento; il colore, il movimento, e tante altre informazioni per un discorso a 360° sul mondo delle conchiglie. Abbinati a questa sala una visita guidata e un laboratorio a tema modulabile per età. Dai 5 anni in su. Percorso Blu: alla scoperta degli abitanti dei mari, le conchiglie sono abbinate a svariati Phyla animali e vegetali in base alle interazioni degli ecosistemi e a volte per un gioco di forma e colore. Ricci di mare e Spondylus, stelle marine con i loro predatori naturali come i grandi Tritoni, pesci tossici e conchiglie dal veleno mortale, molluschi erbivori ed alghe fino ad arrivare ai crostacei, al bracconaggio e all’importazione illegale di specie protette. Ancora una volta la nostra conchiglia fornisce la base per innumerevoli scoperte. Due vetrine specialistiche su Murex e Pleurotomarie potranno soddisfare i palati più esigenti con conchiglie rarissime e difficili da ammirare tutte insieme. Abbinati a questa sala una visita guidata e un laboratorio a tema modulabile per età. Dai 3 anni in su. Sala della terra: partendo dalle mangrovie, ecosistema di ecotono fra la terra e il mare, ci si avventura verso i fiumi e i laghi per arrivare ai boschi e alle foreste con insetti e conchiglie mimetiche che si nascondono nel fogliame. Si possono misurare le nostre impronte grazie a riproduzioni di originali orme animali, dall’elefante, alla giraffa fino al minuscolo toporagno. In questa sala comprenderemo come la comune chiocciola di terra fornisca un link fino al cielo entrando nella catena alimentare grazie ai topi fino ai rapaci. Abbinati a questa sala una visita guidata e un laboratorio a tema modulabile per età. Dai 3 anni in su. Antropologia: alla scoperta dell’evoluzione umana, la vetrina dell’industria litica con pezzi originali, strumenti fra i più antichi conosciuti provenienti dalla valle dell’Homo in Africa, datati anche a 2 milioni e mezzo di anni, ci fornisce una panoramica dell’ingegno dei nostri antenati. Un viaggio nel tempo passato per emozionasi in questa sala dall’atmosfera mistica. Si possono ammirare inoltre: una collana in conchiglia che proviene dalla zona dei Balzi rossi, principato di Monaco, donata dal prof Graziosi, Il cranio dei tagliatori di teste dei Marind -Anim della Nuova Guinea, un pugnale omicida con il manico in conchiglia della setta degli Uomini Leopardo dell’Africa orientale. E poi ancora un vero chiocciolaio mesolitico dalla Sicilia, due meravigliose Pinne nobili della scuola napoletana dell’800 dipinte decisamente rare da poter vedere, una rete delle Isole Bismark fatta con rafia della palma da cocco e i pesi in conchiglia perché non conoscevano i metalli. Abbinati a questa sala una visita guidata e un laboratorio a tema modulabile per età. Dai 7 anni in su.

Geologia: una breve rassegna su ammoniti, fossili di invertebrati e vertebrati e una sintesi sui minerali. Abbinati a questa sala una visita guidata e un laboratorio a tema modulabile per età. Dai 5 anni in su. Mostra sensoriale: la mostra sensoriale si prende lo spazio che merita con una sala tutta sua; suggestioni odorose e visive ci accompagneranno alla scoperta del mare con i nostri sensi, conchiglie granchi da toccare, coralli, scatole profumate che ci riporteranno con la mente sulle spiagge assolate e mattonelle parlanti da ascoltare. Il tutto accompagnate da foto d’autore di Anna Fabrizi e proiezioni a cura del Circolo Aquarius Sommozzatori di Città di castello, a rimarcare l’importanza di fare rete, condividere e generare meraviglia. Adatta ad un pubblico dai 5 anni in su e a persone non vedenti. Baby Habitat: l’unico laboratorio sperimentale per bimbi da 0 a 5 anni in Umbria. Con Atelier abbinati e prenotabili tutto l’anno, per famiglie, nidi e scuole dell’infanzia. Creato con la preziosa consulenza della Dott.ssa Elisa Palmi pedagogista.  Il museo inoltre si presta anche alle arti grafiche e pittoriche, da sempre attento a mescolare arte e scienza per nuove e positive contaminazioni del metodo divulgativo; Malakos offre le sue pareti come carta bianca per i nuovi artisti emergenti, che raccontano la natura e l’uomo, per esporre le proprie opere. Una mostra nella mostra dunque e una rete sociale e locale sempre più forte e solida.  

Il Museo di Scienze Naturali “Malakos”, è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 –  075.8552119. www.malakos.itinfo@malakos.it, FB e IG: museo malakos. Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione dei fotografi Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Google Arts ad Culture: Museo Malakos.

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