E’ decisamente una soluzione radicale quella di vietare la stipula di contratti d’acquisto via telefono. Ma sono decine d’anni che si prova in tutti i modi di regolamentarli, ma il risultato è che la situazione è solo peggiorata. Registro delle opposizioni? Una beffa! Se ti iscrivi è peggio, il tuo numero di telefono circola più di prima. Ogni persona con un numero di telefono deve far fronte mediamente a tre-quattro telefonate al giorno per offerte (al 99% truffaldine) di contratti di telecomunicazioni, energia, e acquisti di prodotti vari
La responsabilità principale è dei venditori, grandi aziende al primo posto. Colossi di tlc ed energia che fanno anche protocolli con le autorità per mitigare il fenomeno e che poi sono in prima fila a non rispettarli. Colossi che condizionano il mercato, per cui anche la piccola azienda, per non restare fuori del giro, è costretta ad adeguarsi. Un esempio estremo, ultimamente in voga, è quello di chi, avendo deciso di cambiare gestore di un servizio, rivoltosi al nuovo che ha scelto, dopo alcuni giorni è tempestato dal marketing dello stesso nuovo gestore, con offerte di contratti più costosi di quello che ha scelto.
La politica e le autorità hanno fallito la loro funzione in merito.
Ogni contratto via telefono deve essere vietato. Solo contratti via web, in presenza e porta a porta.
Ritorno all’”era della pietra”? Se non è ”era della pietra” quella che stiamo vivendo ora, cosa occorre che accada ancora di più? Con questa proposta Aduc lancia una campagna dio sensibilizzazione perché si arrivi a precisa proposta di legge. Politici… se qualcuno sa di cosa stiamo parlando e, ovviamente, non è “al soldo” dei giganti di utenze e servizi, aspettiamo un segnale in merito.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc