“Una parte del sistema produttivo rischia di scomparire

AREZZO – Chiediamo alle istituzioni locali, regionali e nazionali di calare l’attenzione sulla crisi del settore manifatturiero” “Non è più una crisi episodica come quelle del passato ma strutturale. Sta investendo le aziende italiane e tra queste moltissime sono toscane e aretine. Di conseguenza lanciamo l’allarme su quello che attualmente coinvolge i settori della moda e del lusso.

A seguito, infatti, di quanto sta accadendo al mercato cinese e in generale nel mondo, molti brand stanno arretrando e, dopo aver fatto il pieno di ordinativi nel periodo post-Covid, ora subiscono una contrazione degli stessi che arriva anche all’80%. Facciamo nostre le parole di molti imprenditori che evidenziano non solo gli aspetti negativi dell’attuale contingenza ma anche il rischio che la loro lunga durata comporti la desertificazione di un pezzo del sistema manifatturiero e l’impossibilità, in futuro, che questo possa rigenerarsi. Per quanto riguarda il distretto aretino, oltre alla crisi di domanda, ci sono le drammatiche e quotidiane difficoltà legate ai furti e le recenti inchieste giornalistiche sul caporalato. Questa fase, se non adeguatamente supportata dalle istituzioni, rischia di tradursi in un indebolimento strutturale con conseguenze terribili in termini di produttività e occupazionali. Occorrono politiche a sostegno del credito, incentivi tesi a qualificare e certificare le produzioni, soluzioni adatte a superare sia la crisi nel breve periodo che quella che si prospetta da oggi ai prossimi anni. Sono in gioco l’economia e il futuro del territorio: la nostra lista civica è pronta a mettere in campo proposte e, con spirito di squadra, a supportare le istituzioni. Allo stesso tempo chiediamo una reazione e un impegno che, attualmente, non percepiamo tra i tanti attori che dovrebbero sentirsi coinvolti”.

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