Il Gruppo Psicologi di Confcommercio Firenze Arezzo organizza un incontro formativo nella sede di via XXV Aprile ad Arezzo con gli studenti dell’Istituto Vasari. Focus su body shaming, mindfulness eating e nutrizione con esperti e testimonianze.
Una mattinata dedicata ai giovani per affrontare i temi dei disturbi alimentari, del body shaming e dell’educazione a uno stile di vita sano. Giovedì 19 dicembre, dalle ore 10:00 alle 13:00, la sede aretina di Confcommercio Firenze Arezzo ospiterà un evento promosso dal Gruppo Psicologi in collaborazione con l’Istituto Vasari di Arezzo, rivolto agli studenti delle scuole medie.L’iniziativa punta a sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche cruciali come la salute mentale e alimentare, fornendo strumenti pratici per la prevenzione e il benessere. La presidente della categoria degli psicologi, Elisa Marcheselli, introdurrà i temi dei disturbi alimentari e del body shaming, spiegandone le implicazioni sociali e psicologiche. Seguirà una sessione interattiva condotta da Laura Bondi e Francesca Martini, che guideranno i ragazzi in un brainstorming su stili di vita sani. Martina Di Bella presenterà invece il metodo del mindfulness eating, coinvolgendo i giovani in attività pratiche e giochi pensati per la prevenzione del Disturbo Alimentare Non Specificato (DAN). L’approfondimento scientifico sarà affidato a Pierluigi Rossi, noto esperto di nutrizione, che illustrerà come una corretta alimentazione possa influire positivamente sull’equilibrio psicofisico, fornendo consigli utili per una gestione consapevole della dieta.A rendere ancora più significativa la giornata sarà la testimonianza diretta di Maddalena, una giovane che condividerà la sua esperienza personale nella lotta contro i disturbi alimentari. Le sue parole offriranno ai ragazzi una prospettiva autentica, capace di sensibilizzare e ispirare.“Formare i giovani su temi come il body shaming e l’educazione alimentare significa investire nel loro futuro e nel benessere della società – spiega Elisa Marcheselli – questo evento è un primo passo per sensibilizzare studenti, insegnanti e famiglie su problematiche spesso sottovalutate, ma che possono lasciare segni profondi”.