GIOVEDÌ 21 E VENERDÌ 22 LUGLIO AL SEMINARIO DIOCESANO DI AREZZO VA IN SCENA L’OPERA “LA FINTA GIARDINIERA” DI W. A. MOZART RAPPRESENTATA DAI PARTECIPANTI DEL PROGRAMMA INTERNAZIONALE “OPERA SEME”, FORMAZIONE RESIDENZIALE DI CANTO
Doppio appuntamento, giovedì 21 e venerdì 22 luglio, ore 20.30 (ingresso gratuito) al chiostro del Seminario Diocesano di Arezzo con “La finta giardiniera” di W. A. Mozart, portata in scena dai partecipanti e le partecipanti della prima edizione del programma internazionale “Opera Seme”. “La finta giardiniera” è una delle prime composizioni del grande musicista, scritta a 17 anni, non certo la sua più celebre, ma senza dubbio un capolavoro dal punto di vista musicale. Ad accompagnare i musicisti Lauren Koszyk al pianoforte, Rebecca Schloneger e Lily Schloneger al violino assieme agli archi (viola, violoncello e violeno) di OIDA Orchestra instabile di Arezzo per la regia di Jen Stephenson (Baylor University).
Proseguono gli spettacoli di chiusura della prima edizione del progetto ideato da Spazio Seme, centro artistico di Arezzo con la collaborazione di Friends University (Kansas) e il partenariato di Chapman University (California). “Opera Seme” è un programma di formazione su musica, voce e canto rivolta a cantanti e pianisti selezionati da undici università americane, in corso di svolgimento ad Arezzo dal 26 giugno: per quasi un mese i musicisti vivono un’esperienza residenziale intensiva in Italia, attraverso lo studio della lingua e una “full immersion” nella cultura italiana, seguendo un programma di coaching, masterclass, workshop su temi attinenti il canto, l’opera, la messa in scena. Gli insegnanti sono professionisti italiani e americani: Matthew Schloneger (Friends University), Jen Stephenson (Baylor University), J. Bradley Baker (Tarleton State University), Gianni Bruschi (Spazio Seme) e Eva Mei, raffinato soprano, docente all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, esecutrice del belcanto italiano, con all’attivo una lunga carriera operistica e cameristica ed esibizioni nei principali teatri europei e mondiali, che ha tenuto una masterclass di canto ai partecipanti e coaching singoli per ogni cantante. Le masterclass sono state tenute anche da: Claire Singher (Opernhaus Zurigo), Alison Trainer (Università Furman), Adriana Zabala (Università di Yale). Ultimo step del percorso formativo è la rappresentazione di alcune opere, presentate alla città di Arezzo. Il progetto giunge a conclusione sabato 23 luglio, alle ore 23, nella Chiesa della Badia (ingresso gratuito) di Arezzo con l’esecuzione di “Mese Mariano” di Umberto Giordano, un’opera breve basata su un dramma molto popolare, la storia di una donna che visita un orfanotrofio per vedere il proprio figlio, oppressa dal senso di colpa per averlo abbandonato, ma scopre che il bambino è morto la sera prima. A dirigere i cantanti è Jen Stephenson (Baylor University). I 20 musicisti di età compresa tra i 22 e i 26 anni che hanno preso parte ad Opera Seme sono stati selezionati da: Friends University (lead university), Chapman University (official partner university), Augustana University, Baylor University, Eastern Illinois University, South Dakota State University, Tarleton State University, University of Kentucky, University of Michigan, University of Washington and University of Wisconsin-Milwaukee. “Opera Seme” è realizzato anche grazie alla collaborazione di Fondazione Guido d’Arezzo, Oida Orchestra instabile di Arezzo, CAMU, ABCentre e Arezzo Sport College. “Spazio Seme” è un centro internazionale attivo da 10 anni ad Arezzo che si occupa di formazione artistica a 360°: dal canto al teatro, dalla narrazione alle arti di movimento espressivo. Ha organizzato oltre 500 eventi di pubblico spettacolo e 30 residenze artistiche, portato spettacoli in 34 paesi, dal Messico alla Norvegia, dal Cile alla Tunisia fino in India. Organizza da 9 anni Italy Contact Fest con insegnanti di fama internazionale.