Al via il progetto Pionta della ASL Toscana sud est

Al via il progetto Pionta della ASL Toscana sud est Partiti i lavori che trasformeranno l’area Antonio D’Urso Direttore Generale della Asl Toscana sud est: “un investimento da 13 milioni di euro. Il nuovo Pionta sarà un luogo aperto al territorio e ai cittadini, dove tutti gli enti dialogheranno per il bene comune.”

Il primo passo è stato fatto. MERCOLEDì 20 LUGLIO 2022, infatti, hanno preso il via i lavori di demolizione di alcuni fabbricati fatiscenti dell’area del Pionta che ospitavano in passato cucine, dispense e lavanderie e che ospiteranno la futura COT (Centrale Operativa Territoriale). «Lo avevamo promesso a febbraio, allorquando abbiamo presentato l’intero progetto che coinvolge l’area del Pionta, dichiara di Direttore Generale della ASL Antonio D’Urso. I lavori sarebbero iniziati in estate e così è stato.
Oggi, con questo primo intervento di demolizione (che ha un importo di 399mila euro), diamo il via ad un percorso che in pochi anni trasformerà e potenzierà l’offerta sanitaria aretina.
Un programma ambizioso che prevede un investimento di ben 13 milioni di euro e che oggi compie il suo primo fondamentale passo con la demolizioni di questi vecchi edifici che lasceranno il posto alla COT (Centrale Operativa Territoriale) che sarà opertiva entro il marzo 2024.
Poi seguiranno il Centro Autismo (l’avvio dei lavori è previsto per ottobre), il Centro Salute Mentale, il nuovo Hospice e l’Ospedale di Comunità, lo spostamento delle serre sociali e tanti interventi di ammodernamento e miglioramento della funzionalità di tutti gli edifici del Pionta.
Si tratta di migliorie attese che cambieranno il volto dei servizi sanitari dell’intera provincia.
Docce, bagni, cucina e dispensa, loghi di servizio che appartenevano al grosso complesso dell’ex ospedale psichiatrico del Pionta sorto in città tra il biennio 1904/1906.
La prima picconata di questa mattina ai tre edifici ormai vetusti e fatiscenti cambia solamente una parte del volto alla storia per lasciare spazio al futuro e a quelle che saranno le nuove destinazioni dell’area. Il passato racchiuso in questi luoghi non tornerà; il nuovo Pionta sarà un luogo aperto al territorio e ai cittadini, dove tutti gli enti dialogheranno per il bene comune.
La particolarità e la forza del progetto ASL sul Pionta, conclude il direttore D’Urso, è quella di mettere assieme sotto un unico obiettivo Enti Locali come il Comune e la Provincia di Arezzo, istituzioni quali l’Università di Siena e privati cittadini, come il Comitato Pionta il gruppo di Narrazioni Urbane il Centro Basaglia ed altri tutti uniti per la salute della comunità». All’iniziativa hanno partecipato, oltre al Direttore Generale Antonio D’Urso, anche gli altri membri della Direzione ASL Toscana sud est, Simona Dei Direttore Sanitario, Antonella Valeri Direttore Amministrativo e Patrizia Castellucci Direttore Servizi Sociali. Presenti anche la vice sindaca del Comune di Arezzo Lucia Tanti, L’Assessore ai lavori Pubblici del Comune di Arezzo Alessandro Casi, i rapresentanti del Comitato Pionta e del Centro Basaglia, la direzione del presidio ospedaliero del San Donato, i responsabili delle aziende incaricate dei lavori e i progettisti.

Cos’è la COT (Centrale Operativa Territoriale)E‘ una struttura che svolge funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: tra territorio, ospedale e rete dell’emergenza-urgenza. Gli obiettivi della COT sono:
– assicurare continuità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria e di raccordo tra servizi, coordinando la presa in carico della persona e professionisti sanitari (ammissione/dimissione nelle strutture ospedaliere, ammissione/dimissione trattamento temporaneo e/o definitivo residenziale, ammissione/dimissione presso le strutture di ricovero intermedie o dimissione domiciliare);
– coordinare gli interventi, attivando soggetti e risorse della rete assistenziale;
– tracciare e monitorare le transizioni da un luogo di cura all’altro o da un livello clinico assistenziale all’altro;
– supportare i professionisti della rete assistenziale (MMG, PLS, MCA, IFeC ecc.)
– monitorare, anche attraverso strumenti di telemedicina, i pazienti in assistenza domiciliare e gestione della piattaforma tecnologica di supporto per la presa in carico della persona, (telemedicina, teleassistenza, strumenti di e-health, ecc.).

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