“Caporalato ad Arezzo: calma piatta istituzionale”

“Ho ricevuto dal sindaco risposta alla mia interrogazione sul caporalato e sulle discriminazioni in ambito lavorativo. E devo rammaricarmi per il suo contenuto che giudico di prammatica, se non banale. Quando invece si dovrebbe cominciare a parlare di interventi, di coinvolgimento delle associazioni di categoria e magari sollecitare controlli in qualche azienda.

Reputo il caporalato un fenomeno ‘a ventaglio’ che coinvolge ambiti disparati e non solo quello economico. Pensiamo ovviamente alle sue ricadute sociali e forse proprio per questo mi sarei aspettato qualche riga, oltre che dall’assessore Simone Chierici, anche dalla super-interventista, sempre quando si tratta di questioni non comunali, vicesindaco Lucia Tanti. Entrambi, come già in Consiglio Comunale, risultano non pervenuti. Do atto a Ghinelli di essere rientrato nei tempi di risposta ma registro che questo rispetto procedurale ha partorito soltanto una ‘non’ dichiarazione d’intenti, dinanzi a condizioni di sfruttamento sulle quali va posta invece l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica”.

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