La mattina del 6 agosto 1945, alle ore 8:15, l’aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica Little Boy sulla città di Hiroshima. A tale bombardamento fece seguito, tre giorni dopo, un altro sgancio atomico; stavolta fu il turno di Fat Man su Nagasaki. Con lo scoppio dei due ordigni nucleari su Hiroshima e Nagasaki terminò la seconda guerra mondiale ma iniziò l’era atomica e la rivalità tra le due superpotenze, Usa e Urss
Verso le otto del mattino del 6 agosto 1945 sul cielo della città giapponese di Hiroshima apparve la sagoma argentea di un bombardiere americano. All’improvviso, sopra la città lampeggiò una palla di fuoco del diametro di circa cento metri che sviluppò un calore di 300mila gradi: era come se il sole fosse esploso. Trentamila persone furono annientate all’istante.
Ancora oggi su una scala di granito che si trova a duecento metri dall’epicentro dell’esplosione, si può scorgere l’ombra di un corpo: è tutto ciò che rimane di un essere umano raggiunto e disintegrato all’istante dall’onda di calore. Dal punto della deflagrazione si alzò il ‘ fungo atomico’ , una gigantesca colonna di vapore, polvere e fumo che raggiunse un’ altezza di 17mila metri. Dal cielo per qualche minuto cadde una pioggia color piombo che evaporava a contatto con il suolo portando con sé la morte atomica, mentre dovunque si era sprigionato un fuoco che non poteva essere spento. 80mila furono i morti , altrettanti gli ustionati, quasi tutti i condannati a una morte lenta a causa delle terribili radiazioni e ad essere erosi dal cancro atomico . Su 90mila edifici della città, 65mila furono distrutti o resi inservibili.
Tre giorni dopo, il 9 agosto 1945, venne lanciata un’altra bomba atomica, questa volta su Nagasaki, provocando la morte di altri 40mila giapponesi. Gli Stati Uniti motivarono la decisione di lanciare le due bombe con la volontà di porre fine a una guerra che rischiava di prolungarsi ancora a causa del rifiuto dei giapponesi di accettare la resa, che fu firmata il 2 settembre 1945. Se non fossero stati utilizzati gli ordini nucleari, le truppe americane avrebbero dovuto attuare un’invasione del Giappone che sarebbe costata migliaia di morti tra le due parti. Probabilmente la decisione fu dettata anche dalla volontà di anticipare l’Unione Sovietica che stava per entrare in guerra contro il Giappone, e che quindi avrebbe potuto estendere la propria influenza sul Pacifico. Hiroshima e Nagasaki segnarono dunque l’inizio non solo dell’era tonica, ma anche della rivalità tra le due superpotenze.