In qualità di presidente dell’Associazione “Amici del Cuore – Cardiopatici Alta Valle del Tevere”, avverto la necessità, condivisa da tutti i membri del Consiglio, di ricordare il nostro Presidente onorario cav. Antonio Fiorucci, a un mese dalla triste scomparsa. Chiedo, per questo, cortese ospitalità alla stampa locale.
Abbiamo salutato e onorato il nostro caro amico cav. Antonio Fiorucci, fondatore e Presidente storico dell’Associazione. “Il sarto”, è stato detto; ma per me, più correttamente, era un vero maestro modista. Lo incontravo, non di rado, di mattina in Piazza dove rifulgeva l’eleganza sua mai ostentata, e lo sorprendevo mentre squadrava l’orizzonte ˗ laggiù verso la bandiera della Torre (quel vessillo da lui suggerito e ottenuto) ˗ forse per carpire un’emozione, un presagio, un’idea o una speranza. Uomo ricco di idee ed entusiasmo, ha lasciato un’impronta indelebile nella vita degli “Amici del Cuore” alto tiberini. A lui dobbiamo certamente molto come, del resto, a lui deve molto la Città per l’innovativa e infaticabile opera di volontariato, sempre ben ancorata ai fondamentali canoni della passione, trasparenza e altruismo; altruismo significa volontà determinata di risolvere i problemi degli altri, ma quando si risolvono i problemi degli altri, molto spesso si risolvono anche i propri. E questa è fuor di dubbio una bella massima dell’esistenza. Non per caso, tante sono state le iniziative, anche assai impegnative e onerose, da lui promosse e realizzate, in qualità di presidente, con la collaborazione dei membri del Consiglio direttivo, per l’aggregazione degli associati o in favore della campagna di prevenzione cardiologica e del miglioramento dei servizi ospedalieri. L’Associazione ha donato, nel tempo, oltre trenta defibrillatori, tanto per dirne una. Dunque non solo tombola ‒ come altri hanno puntualmente ricordato ‒, evento che, peraltro, il ventotto agosto rifaremo in sua memoria e per la buona memoria tifernate. Il suo esempio, e l’insegnamento conseguente, ci saranno di sprone e ausilio nella futura attività associativa. È necessario, dunque, non dimenticarci di lui. Grazie presidente Antonio, a nome di tutti!