La scoperta italiana Uno studio realizzato da un team di ricerca internazionale guidato da Daniele Durante, ricercatore del dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università Sapienza di Roma e pubblicata su Nature Communications ha rivelato un impressionante movimento delle masse simili a gigantesche onde o ”terremoti”
Grazie ai dati della sonda Juno della Nasa, in orbita intorno al pianeta da ormai sei anni, gli esperti italiani hanno dimostrato come il campo di gravità gioviano è perturbato da movimenti interni che, come delle onde, attraversano il pianeta. I dati registrati dalla sonda hanno consentito di misurare i periodi di oscillazione dei movimenti più potenti, in grado di durare anche un quarto d’ora e che giungono sulla superficie del pianeta attraverso onde di grandezza compresa tra i 15 e gli 80 metri. Le informazioni di Juno sono state raccolte grazie a KaT (Ka-Band Translator), strumento creato da Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in grado di ricevere e ritrasmette il segnale radio inviato da un’antenna sulla Terra. “Per il nostro gruppo di scienziati – spiega Durante – l’interpretazione più convincente è la presenza di fenomeni dinamici, come i moti di oscillazione. I dati mostrano quindi un pianeta in continuo movimento”. Misure come queste, aggiunge, potranno consentire di ottenere “una descrizione della struttura del pianeta molto più dettagliata di quella che abbiamo oggi”.